Covid, von der Leyen: “Terza dose di vaccino è la migliore protezione contro Omicron”. In Europa sono 62 milioni le persone ad aver già ricevuto la dose booster. L’Ue promette una produzione di 300 milioni di dosi di vaccino al mese.
la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, durante la plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, ha spiegato questa mattina come sia preoccupante il quadro relativo alla diffusione della variante Omicron nel Vecchio Continente. Al contempo, la presidente ha spiegato che in Europa finora “sono state inoculate un miliardo di dosi di vaccini anti-Covid”. Il 66,6% della popolazione europea ha già ricevuto due dosi di vaccino (si parla di oltre 300 milioni di persone). Sono invece 62 milioni coloro che hanno ricevuto anche la terza dose. “Secondo quanto affermato dal mondo scientifico, i dati iniziali registrati su Omicron indicano che la tripla vaccinazione è la migliore protezione contro la nuova variante”.
“Pagheremo un prezzo ancora più alto se le persone non si vaccinano”
Grazie all’alto tasso di vaccinazione nei paesi dell’Ue, e alla ampia disponibilità di dosi di vaccino, von der Leyen ha affermato che l’Europa è ora in una posizione di vantaggio per combattere il virus. Durante il suo intervento di questa mattina, la presidente ha affermato che più di 300 milioni di persone sono state completamente vaccinate, con 62 milioni di queste che hanno ricevuto una dose di richiamo. Allo stato attuale, in Europa si possono produrre 300 milioni di dosi di vaccino al mese, e dalle aziende produttrici arriva la conferma che ci vorrebbero circa 100 giorni per adattare gli attuali vaccini contro la variante Omicron – nel caso fosse necessario.
Ma se la dose booster è l’arma migliore per combattere il Covid-19, von der Leyen ha spiegato anche che è importante combattere lo scetticismo che ancora tante persone mostrano nei confronti del farmaco. “Perché il prezzo che pagheremo, se le persone non vengono vaccinate, continuerà ad aumentare“, ha sottolineato la presidente. “Il problema è anche per i nostri anziani, che anche questo Natale non possono vedere i nipoti. Ed è anche un problema per quei bambini che ancora una volta non possono andare a scuola. Che razza di vita è questa?”, ha poi domandato la presidente.
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Facendo eco ai commenti di von der Leyen, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha promesso mercoledì che il suo nuovo governo farà di tutto affinché la Germania superi la pandemia di coronavirus e consenta alle persone di tornare alle loro vite normali. “Non abbiamo tempo da perdere“, ha affermato Scholz, che si è insediato appena pochi giorni fa, mentre la Germania è alle prese con la sua più grande ondata di infezioni dall’inizio della pandemia. Scholz ha anche affermato che il governo non tollererà che una “piccola minoranza” di estremisti cerchi di imporre la propria volontà contro le misure anti-Covid intavolate dall’esecutivo.
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Nel frattempo, mentre i governi si preparano per le festività natalizie, mercoledì la Grecia e una manciata di altri paesi dell’Unione Europea hanno iniziato a vaccinare i bambini di età compresa tra 5 e 11 anni contro il Covid. Italia, Spagna e Ungheria rientrano tra quei paesi che hanno ampliato il programma di vaccinazione ai bambini più piccoli, dopo che le agenzie nazionali hanno formalmente sostenuto l’approvazione dell’ente regolatore europeo. Ai più piccini verrà somministrata una dose ridotta del farmaco prodotto da Pfizer-BioNTech.