“Non abbiate paura di vaccinarvi”, afferma un ex negazionista convertito dopo la malattia

“Non abbiate paura di vaccinarvi”, afferma un ex negazionista convertito dopo la malattia

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Alle porte di Trieste, considerata da molti uno dei luoghi simbolo della battaglia No-Vax, i giornalisti del Corriere della Sera hanno intervistato un uomo di 46 anni che si è convertito alla vaccinazione dopo aver contratto il virus. 

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Il Corriere della Sera ha riportato nella giornata di oggi, una di quelle storie su cui ultimamente i media si fiondano come queste contro i negazionisti fosse ormai una crociata da combattere senza appello.

La storia è quella Patrick Berzi, un uomo di 46 anni residente in una zona rurale alle porte di Trieste, città che secondo molti negli ultimi mesi è diventata un vero e proprio baluardo della battaglia No-Vax. Berzi è uno di coloro che si è convertito dopo aver contratto il Covid e averne sperimentato la gravità. Ai microfoni del giornalista racconta infatti come ancora adesso “Faccio fatica a camminare, non ho mai patito tanto in vita mia come per il Covid. Eppure, prima di ammalarmi ero scettico sul vaccino e pensavo che questo virus fosse una semplice influenza, ma adesso, se qualcuno mi parla senza mascherina, lo mando a quel paese e a chi non vuole vaccinarsi racconto la mia storia per capire quanto sia importante immunizzarsi. Io mi sono vaccinato pochi giorni fa”.

Una vera e propria conversione, che adesso lo sta portando a fare proselitismo sul versante opposto. Per questo cerca adesso di convincere tutti i suoi compaesani che vivono sul Carso a seguire il suo esempio e dunque, ad abbandonare la loro battaglia ideologica contro l’obbligo vaccinale. 

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Patrik non riesce nemmeno a spiegarsi in che modo ha contratto il Covid, eppure, racconta come da quel 27 Marzo in cui è risultato positivo, la sua vita è diventata lentamente un inferno. E adesso a distanza di otto mesi, l’uomo si trova ancora in stato di convalescenza e per questo spiega ritiene adesso utile comunicare agli altri il suo pentimento per le sue tesi negazioniste.