Ricciardi: “Preoccupato per gennaio, vaccini per tutti e proroga stato di emergenza”

Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, si è detto “preoccupato” in vista di gennaio. La curva del Covid-19, infatti, è in rialzo, seppure la situazione non sia ancora allarmante. L’appello dell’esperto è quello di continuare a vaccinarsi e di prorogare lo stato di emergenza. Un occhio di riguardo, inoltre, va indirizzato alla possibile diffusione della variante Omicron, di cui attualmente non si sa ancora quasi nulla.

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Walter Ricciardi – meteoweek.com

La curva epidemiologica del Covid-19, con l’avvento della quarta ondata, è tornata a rialzarsi. L’arrivo della stagione fredda, come di consueto, ha contribuito a peggiorare la situazione. Il timore degli esperti è che il virus possa nuovamente causare non pochi problemi all’Italia, come accaduto in altri Paesi. A parlarne, nel corso di una intervista rilasciata alla stampa, è stato Walter Ricciardi. “Le misure prese e l’alto numero di vaccinati fanno sì che l’incremento dei casi sia lineare e non esponenziale, però si tratta comunque di una crescita del contagio e dei morti. Ma gennaio preoccupa molto e lo stato d’emergenza andrebbe prorogato”, ha detto. Il consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza ha dunque rinnovato l’appello alla popolazione a vaccinarsi: “I non vaccinati sono 6 milioni di adulti e 3 di bambini, un serbatoio notevole del virus, con numerose vulnerabilità che spiegano i tanti morti. La vera risposta è vaccinare tutti, ma va pure rinforzato il sistema di test e tracciamento delle Asl che lavorano con poco personale e attrezzature”.

Da qualche giorno anche i più piccoli possono vaccinarsi, ma le famiglie hanno non pochi dubbi in merito. “La strategia migliore per le scuole sarebbe quella dei test salivari antigenici frequenti oppure test molecolari mirati subito dopo il primo caso. L’isolamento va in base al livello di contagio della classe. Non c’è ragione per non fare il vaccino ai bambini, per cui bisogna puntare al 90 per cento di vaccinati per la protezione che garantisce a bambini, scuola e famiglia. Per ora viene somministrato Pfizer con due dosi ridotte per l’età da 5 a 11 anni a distanza di tre settimane. E’ presumibile che la protezione per i bambini duri a lungo, ma si verificherà col tempo la necessità della terza dose”. Proprio come accaduto per gli adulti, a cui adesso tocca il richiamo. “L’unico modo per proteggersi da varianti e calo dell’immunità, in particolare per le persone anziane e fragili. L’immunità data dai vaccini non è eterna e nella migliore delle ipotesi tra qualche anno dovremo fare un richiamo, come del resto succede per l’influenza, lo pneumococco e il tetano. Tutte vaccinazioni consigliabili”.

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Walter Ricciardi – meteoweek.com

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Quanto all’obbligo vaccinale, invece, Walter Ricciardi sottolinea che non è necessario. “Intanto dal 15 dicembre si applicherà per tre dosi oltre che agli operatori sanitari anche a personale scolastico, militari e forze dell’ordine. Poi in sanità pubblica non si esclude nulla, perché le decisioni si prendono in base a evidenze scientifiche e situazione epidemiologica. Con questa premessa ora l’obbligo generalizzato non è indispensabile, mentre lo sarebbe nei Paesi dell’Est, in Russia e in Gran Bretagna, dove nonostante la possibilità dei vaccini si vivono i momenti peggiori di tutta la pandemia. Il livello italiano di vaccinazione è uno dei migliori d’Europa, ma non bisogna accontentarsi fino al 95 per cento”. Le morti, infatti, continuano a verificarsi, per lo più proprio tra i non vaccinati.

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A preoccupare, intanto, è anche la diffusione di nuove varianti. Una in particolare, quella sudafricana, di cui ancora non si sa quasi nulla. “La variante Omicron potrebbe dare meno malattia, ma se fosse più contagiosa peggiorerebbe comunque la situazione. I primi dati sudafricani non sono indicativi. La chiarezza arriverà dalle rilevazioni inglesi, ma le prime notizie non sono confortanti. La mia previsione è che a gennaio il Regno Unito avrà bisogno di un altro lockdown a causa della combinazione tra Delta e Omicron. L’Italia ha messo in atto una serie di misure, dal Super Green Pass alla chiusura dei voli, alla velocizzazione della terza dose, che consentono di limitare e rimandare il problema, nella speranza di superare l’inverno senza danni e arrivare a primavera”. È per questa ragione che, secondo l’esperto, lo stato di emergenza, che scadrà il 31 dicembre, va rinnovato. “Dal punto di vista sanitario assolutamente sì. L’inverno sarà durissimo e bisognerà prendere decisioni finalizzate al contenimento del virus. Penso a un’intensificazione del Super Green Pass con maggiori controlli. Non basta fare le norme, bisogna applicarle”.

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