Covid, a Natale il picco con 30mila contagi: “Nessuna regione andrà in zona rossa”

Covid, a Natale sembra che si avrà il picco con 30mila contagi. Secondo gli esperti nessuna regione andrà in zona arancione o rossa.
A Natale rischiamo di avere il picco dei contagi con 30mila casi al giorno, ma bisogna essere ottimisti, in quanto tutto dipenderà dagli italiani: nessuna regione finirà in zona arancione o rossa nel corso del prossimo mese. A dirlo è il fisico divulgatore scientifico Giorgio Sestili, che ha analizzato l’evoluzione delle curve dei dati della pandemia.
Covid, a Natale il picco dei contagi con 30mila casi al giorno: “La crescita sta rallentando”
Secondo Sestili stiamo raggiungendo la fase di picco, a Natale avremo circa 30mila contagi al giorno: «Siamo ancora nella fase della crescita dei contagi, dell’espansione dell’epidemia. Questa crescita però sta rallentando, settimana dopo settimana. Un mese fa da una settimana all’altra c’era una crescita del 50%. Negli ultimi sette giorni del 13%». Poi aggiunge, «potremmo rimanere a lungo in una fase stazionaria. Oppure cominciare a scendere con una velocità variabile», dipende dall’andamento delle vaccinazioni e dalle misure che verranno prese: «inserire le regioni nelle zone gialle vuol dire metterle in sicurezza».
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Il fisico ritiene che, «le terapie intensive raggiungeranno il picco nel giro di pochi giorni. Lo stesso si può dire per l’evoluzione della curva dei decessi che nell’ultima settimana sono aumentati del 10%, anche qui in misura molto minore rispetto alle settimane precedenti».
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«Nelle ultime settimane il numero delle prime dosi è aumentato del 20%, ovvero quasi un milione nell’ultimo mese. Vuol dire che tra i non vaccinati sta cambiando qualcosa. Non era scontato. In particolare si stanno vaccinando tanto tra i 19 e i 29 anni. A breve, poi, cominceranno anche le vaccinazioni dei bambini. Continuando con questo ritmo potremmo passare un inverno tranquillo, con un’epidemia sotto controllo». Infine il fisico Sestili ha fatto una previsione a breve termine, sostenendo che: «Nel prossimo mese nessuna regione andrà in zona arancione o rossa».