Rimosso il presepe di Firenze con il ponte Morandi

Dopo le proteste per il presepe che raffigura il crollo del Ponte Morandi di Genova, esposto in mostra a Firenze, gli addetti ai lavori lo hanno rimosso 

Presepe con ponte di Genova-Meteoweek.com

«Siamo dispiaciuti di apprendere il disappunto da parte del Comitato vittime del crollo del Ponte Morandi di Genova: abbiamo quindi deciso di rimuovere il presepe lasciando visibile la scritta ‘per non dimenticare’ con la convinzione che anche i presepi possano essere interpretati come dei memoriali, piccoli contributi di ricordo e di speranza». Queste le parole della general manager del Rivoli Boutique Hotel, Chiara Caridi, dopo che Egle Possetti, portavoce del Comitato Ricordo vittime del Ponte di Genova, che comprende la maggioranza dei parenti di coloro che morirono nella tragedia del 14 agosto 2018, aveva detto di essere rimasta “allibita”.

Egle Possetti, infatti, alla vista di quel presepe, aveva commentato:«Un presepe, che vuole essere “alternativo”, con tutto il rispetto per il lavoro da cui è scaturito, risulta stonato e siamo allibiti che non si potesse immaginare prima».

 Il presepe raffigurante il crollo del Ponte di Genova era già stato messo in mostra nel 2019. «Concordiamo», prosegue Caridi, «con chi scrive che della tragedia del Ponte si parla ormai troppo poco e poniamo l’attenzione invece sul fatto che quanto l’artista propone in questa opera è l’importanza che di quanto è successo resti per sempre memoria per non dimenticare. Tale attenzione è fondamentale per evitare che queste tragedie possano riproporsi.

Tra i presepi esposti nella mostra, oltre a quelli tradizionali, ce ne sono molti con riferimento a temi dell’attualità e rappresentano fatti che hanno contraddistinto la storia recente, anche se dolorosa, del nostro Paese. Lo sono anche altri, come il presepe ambientato in un reparto Covid che riporta all’emergenza sanitaria ancora in atto, dolorosissima, e quello della Porta di Lampedusa che tratta della tragedia dei migranti. Ma in tutti c’è ed è ben chiaro il messaggio del Natale, che invita ad avere sempre presenti i drammi vissuti per costruire un futuro di maggiore consapevolezza e speranza. A nostro avviso, la mostra e ogni presepe offre spunti di profonda riflessione per questo momento Natalizio».

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Possetti, dal canto suo, aveva commentato che «noi possiamo immaginare, anche se con fatica, che le persone che non hanno vissuto la nostra esperienza terribile possano pensare che un presepe con i monconi del defunto Ponte Morandi possa diventare commemorativo. Vi assicuriamo che per le famiglie che portano nel cuore quelle maledette immagini, pensando che laggiù persero la vita i loro affetti, non emerge nulla di commemorativo.

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per noi il ricordo passa attraverso pensieri teneri, iniziative delicate, un sorriso, una carezza, il memoriale futuro, il lavoro degli inquirenti e della magistratura, attraverso la percezione che quelle morti possano risuonare nelle orecchie delle nostre istituzioni per spronarle a fare molto di più, per non permettere mai più una tale vergogna», ha chiosato.

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