I carabinieri indagano per omicidio sulla morte del professor Dario Angeletti, 50 anni, rinvenuto morto in un’auto nel parcheggio delle Saline di Tarquinia (Viterbo).
Lo avrebbero assassinato con un colpo di pistola: questa l’ipotesi degli investigatori sul decesso del professor Dario Angeletti, 50 anni. Il cadavere dell’uomo, che insegnava all’Università della Tuscia ed era anche un biologo marino, è stato scoperto dentro la sua auto, una Volvo grigia, al posto del conducente e con cintura allacciata. Un passante ha visto l’auto dell’uomo in un parcheggio nei pressi delle Saline di Tarquinia (Viterbo).
I carabinieri hanno provveduto a sequestrare l’auto dell’uomo per effettuare tutti gli accertamenti del caso. Da quanto è emerso, Angeletti conosceva bene l’area delle Saline, perché proprio diversi giorni fa, aveva preso parte in qualità di relatore al convegno “Forze evolutive in ambiente ipersalino”.
Quello su cui si sta cercando di far luce è se il professore fosse di nuovo da quelle parti per lavoro o per altre ragioni. Non distante dal posto in cui hanno ritrovato il suo cadavere, c’è infatti il laboratorio di ecologia e centro ittiogenico sperimentale che Angeletti frequentava spesso.
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Il giudice ha disposto l’autopsia che potrebbe essere eseguita domani, 9 dicembre. L’area in cui è occorso l’omicidio è piena di telecamere perché è una zona in cui c’è una riserva faunistica. I militari hanno anche trovato dei segni di frenata dell’auto del professore, il che potrebbe far pensare che abbia tentato di scappare a bordo della sua auto da qualcuno che lo stava inseguendo.
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I carabinieri avrebbero anche sentito un testimone sull’accaduto. I militari hanno eseguito diverse perquisizioni a San Martino tra cui anche la casa del presunto killer. Angeletti era molto noto a Tarquinia, lascia moglie e due figli. Dal 2017 lo avevano nominato responsabile Unità Ricerca Centro interuniversitario sui cetacei. «Una persone molto mite, fin troppo, sempre pronto e disponibile. Una persona troppo fragile per un mondo come questo. La sua morte è sconcertante non si comprende cosa possa essere accaduto. Un fatto impensabile e privo di senso», è il ricordo di alcuni amici.