Blitz anti-droga: interrotto traffico da 550 mila euro annui, 31 arresti

Un maxi-blitz delle forze dell’ordine in provincia di Palermo ha bloccato un traffico di droga che fruttava oltre 500 mila euro annui. L’operazione, denominata Pandora, è culminata con l’esecuzione di 31 misure cautelari (8 in carcere e 23 ai domiciliari) per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti. 

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Ingenti quantità di droga sono state sequestrate – meteoweek.com

L’operazione “Pandora”, condotta dai Carabinieri di Palermo, si è conclusa con l’esecuzione di trentuno misure cautelari – di cui otto in carcere e ventitré agli arresti domiciliari – nei confronti di persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto, Salvatore De Luca,  sono scattate nel 2019, ma soltanto oggi sono arrivate ad un punto di svolta. In totale i gruppi criminali che si occupavano del giro illecito erano tre ed intrattenevano “reciproci rapporti di fornitura e collaborazione”, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà nell’approvvigionamento della merce, così da “assicurare sempre l’operatività delle compagini”. Essi si rifornivano nel quartiere Ballarò e successivamente facevano arrivare la droga in tutte le restanti zone del capoluogo: da Partanna Mondello al Cep, fino a quelle centrali.

Le attività di spaccio erano sia a domicilio sia itineranti. Nelle piazze c’erano diverse basi operative, tra cui anche alcune macellerie di cui inizialmente sembrava difficile sospettare, ma che apparteneva proprio ad uno degli arrestati. Secondo quanto riportato dagli investigatori dell’Arma, “anche tramite i macchinari utilizzati nella quotidianità per la lavorazione e il commercio dei prodotti di origine animale, sarebbero state smistate grosse quantità di droga”. Le riunioni per decidere le strategie dell’organizzazione dell’associazione criminale e per lo stoccaggio e la lavorazione della droga avvenivano invece in magazzini, appartamenti ed esercizi commerciali. In totale sono stati sequestrati circa 12 chili di sostanze stupefacenti e una ingente quantità di denaro contante.

“L’operazione di oggi conferma, anche se nella fase cautelare delle indagini preliminari, la fortissima pervasività del fenomeno dello spaccio di stupefacenti in diverse aree di Palermo”. A dirlo sono gli investigatori dell’Arma al termine dell’operazione denominata “Pandora”. I Carabinieri da decenni interpongono alle attività illecite di questo genere una “incessante e concreta attività di contrasto che si articola su diverse direttrici di intervento: azione preventiva svolta con il controllo del territorio di Stazioni e Nuclei radiomobili; opera informativa per la capillare diffusione della cultura della legalità con lo svolgimento di numerosi cicli di conferenze ai ragazzi e di incontri in aree ‘critiche’ da parte di ufficiali e sottufficiali; manovra repressiva, ideata sulla base della profonda conoscenza del territorio da parte delle Compagnie e posta poi in essere attraverso continue indagini, coordinate dall’autorità giudiziaria, da tutti i reparti investigativi operanti nella provincia di Palermo”.

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Lo scambio di droga avveniva in strada e a domicilio – meteoweek.com

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Orlando: “Operazione anti-droga importante”

Il sindaco Leoluca Orlando ha voluto esprimere la propria soddisfazione per quanto fatto dai Carabinieri per mettere un freno alle attività di spaccio del capoluogo siciliano. “Esprimo grande apprezzamento al Comando provinciale dei Carabinieri di Palermo, in particolare alla compagnia San Lorenzo coordinata dall’ufficio Gip del tribunale di Palermo, per aver smantellato tre associazioni criminali dedite al traffico di droga. Un’altra importante operazione, dopo quelle delle scorse settimane, che da un lato afferma ancora una volta la fondamentale presenza dello Stato sul territorio, dall’altro la gravità di un fenomeno contro il quale non bisogna mai abbassare la guardia. In tal senso ognuno deve fare la propria parte per evitare che questo mercato di morte continui ad espandersi e a mietere vittime”, ha detto.

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