Oldrini (LILA) a Meteoweek:”Educazione e vaccini di ultima generazione per combattere l’HIV” [VIDEO]

In occasione della Giornata Mondiale per la Lotta contro l’Aids, la L.I.L.A. ha organizzato un sit in di fronte alla sede del Ministero della Salute.

Giornata Mondiale della Lotta contro l'Aids
Giornata Mondiale della Lotta contro l’Aids

La giornata di pioggia non ha fermato gli attivisti aderenti alla Lila, la Lega italiana per la lotta contro l’Aids, che per voce del loro presidente Massimo Oldrini chiedono, attraverso un sit in organizzato davanti al Ministero della Salute in occasione del 1 Dicembre (Giornata mondiale di lotta all’AIDS), l’inclusione di determinati farmaci nel SSN e la messa in campo di tutte quelle pratiche capaci di centrare l’obiettivo prefisso dall’ONU: debellare l’AIDS entro il 2030. “E’ un sit in per chiedere che i farmaci della PrEP (la Profilassi Pre Esposizione, ovvero l’assunzione di quell’insieme di farmaci anti-Hiv, in presenza di un rischio significativo di contrarre il virus Hiv, al fine di ridurre le probabilità di infettarsi)  che abbattono del 97%  il rischio di contrarre l’HIV, vengano rimborsati anche nel nostro Paese, unico in Europa a non prevedere un rimborso” ha spiegato Oldrini ai microfoni di Meteowee.

A proposito di farmaci, il presidente Oldrini è fiducioso anche nella nuova tecnologia a m-RNA, introdotta con i vaccini anti-Covid.
Sicuramente il salto tecnologico fatto con i vaccini anti Covid potrebbe dare uno slancio nuovo alla ricerca. E’ una tecnologia molto promettente per risolvere i problemi classici sinora incontrati dai ricercatori ogni volta che si è tentato di mettere a punto un vaccino anti HIV

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Nella lotta all’Aids però non devono scendere in campo solo gli scienziati attraverso farmaci o vaccini. Un ruolo altrettanto importante lo hanno le scuole e l’educazione in generale, altrimenti il rischio è, per le nuove generazioni, di sentir parlare di meno di prevenzione e protezione.
I dati dell’ISS dicono che la fascia di popolazione maggiormente colpita è quella tra i 25 e 29 anni, persone giovani che si sono scoperte con HIV e che l’hanno contratto diversi anni fa. L’HIV è uscita dall’agenda politica italiana, le istituzioni hanno dimenticato questo tema, ma ci sono dei campanelli d’allarme per il nostro Paese. Dobbiamo applicare il Piano Nazionale Aids, promulgato nel 2017, con le indicazioni per contenere la pandemia, purtroppo inapplicato per mancanza di risorse. Anche per questo oggi siamo qui: per chiedere alle Istituzioni un impegno su questo fronte

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