I carabinieri del Nas hanno effettuato controlli in tutta Italia, e hanno scoperto 281 medici e sanitari non vaccinati che continuavano ad andare irregolarmente a lavoro. Alcuni di loro erano già destinatari di sospensione dall’Ordine professionale e dalle Asl.
Tra le file dei No Vax si contano anche tanti appartenenti al personale medico sanitario. Già nella giornata di ieri uno di loro si era recato presso l’hub di Biella a fare il vaccino, munito di braccio in silicone per poter ingannare gli addetti alle vaccinazioni. Contrario alla somministrazione del farmaco, era stato sospeso dal servizio perché insisteva nel non voler ricevere la dose. Ma con la nota diffusa oggi dal Nas, si apprende che sono in 281 (tra medici, infermieri e sanitari) a non essere stati vaccinati e che continuano, imperterriti, ad andare a lavoro nonostante già destinatari della sospensione dall’Ordine professionale. Tanto che la loro condotta ha portato alla denuncia all’autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di “esercizio abusivo della professione sanitaria”.
Sospesi dall’Ordine perché non vaccinati, 281 medici ancora a lavoro
Secondo quanto si apprende, i carabinieri del Nas hanno scoperto ben 281 medici e sanitari non vaccinati mentre continuavano ad andare irregolarmente a lavoro. Le indagini si sono svolte nell’ambito di una campagna di verifiche, d’intesa con il ministero della Salute, sul rispetto dell’obbligo vaccinale per le figure “esercenti le professioni sanitarie” e “operatori di interesse sanitario”. Tali accertamenti permettono di individuare “i professionisti, sia in ambito pubblico che in regime di attività libero professionale presso studi e ambulatori privati, che continuano ad esercitare l’attività, sebbene privi di vaccinazione anti-Covid“.
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Nel corso delle operazioni di verifica, i carabinieri hanno provveduto a controllare 1.609 strutture e centri sanitari pubblici e privati, e hanno verificato circa 4.900 posizioni relative a medici, odontoiatri, farmacisti, veterinari, infermieri, fisioterapisti e altre figure. Alla luce di quanto emerso, sono quindi 281 le situazioni irregolari accertate e dovute all’esercizio della professione in assenza della vaccinazione. In particolare, si legge nella nota dei Nas, tra i professionisti controllati è emerso che “126 di loro eseguivano prestazioni seppur già destinatari del provvedimento di sospensione dall’Ordine professionale su segnalazione dell’Autorità sanitaria, continuando a svolgere la libera professione presso gli studi medici di proprietà o presso ambulatori, come pure all’interno di reparti in ospedali pubblici e cliniche private, in ragione del loro incarico di medico o infermiere”.
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Scattata la denuncia all’autorità giudiziaria. L’ipotesi di reato è quella di “esercizio abusivo della professione sanitaria”. Nello specifico, ad essere stati scoperti sono anche 8 medici di famiglia, tra medici e pediatri di medicina generale in alcune Regioni (quali Abruzzo, Sardegna, Campania e Lazio). A seguito dei risultati delle indagini, sono stati avviati accertamenti anche nei confronti di Aziende Sanitarie di alcune Regioni e Provincia Autonoma (Calabria, Sicilia, Molise, Bolzano-Alto Adige) “per possibili condotte omissive e di inerzia nella regolare predisposizione dei provvedimenti amministrativi e disciplinari nei confronti del personale risultato non vaccinato”.