“No vax fanno coda negli hub per rallentare somministrazioni”, la denuncia dell’Ulss

“I no vax si recano agli hub vaccinali e fanno la coda, ma soltanto per rallentare le somministrazioni delle dosi”. A denunciarlo è l’Ulss di Treviso. Un comportamento grave che, secondo quanto raccontato, va avanti ormai da settimane e causa non pochi disagi ai medici e ai pazienti.

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I no vax stanno creando non pochi disagi nei centri di vaccinazione – meteoweek.com

L’ultima trovata dei no vax prevede il boicottaggio delle operazioni nei centri di vaccinazione. Si prenotano, si recano all’hub, fanno la fila e infine rifiutando la somministrazione, spesso anche urlando le proprie teorie negazioniste. A denunciare una situazione che va avanti ormai da settimane e che sta creando non pochi disagi è stato l’Ulss 2 di Treviso. “Arrivano e iniziano a sciorinare richieste al personale sanitario impiegato nella profilassi. Fanno perdere minuti preziosi e poi prendono e se ne vanno, senza aver effettuato l’inoculazione, talvolta sbraitando, lamentandosi e ribadendo la loro contrarietà alla vaccinazione”. Lo ha raccontato il direttore generale Francesco Benazzi, ormai esasperato, al quotidiano La Tribuna di Treviso“Capita tutti i giorni. In tutti i nostri Vax Point abbiamo quotidianamente tre, quattro persone, che adottano questa tecnica”.

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Il personale sanitario viene così non soltanto rallentato, ma anche infastidito dai no vax, che non hanno di meglio da fare che farsi una passeggiata nei centri di vaccinazione, in questi giorni colmi di persone – spesso appartenenti a categorie fragili – che vogliono ricevere la terza dose. Una situazione che, come denunciato dall’Ulss 2 di Treviso, sta diventando sempre più insostenibile. Il timore è che adesso la pratica possa diffondersi anche ad altre città d’Italia.

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