Cristina Toncu, 30enne cake designer di Chivasso, di origini moldave, sarebbe morta per Covid e non a causa delle complicazioni dovute ad un intervento di fecondazione assistita in una clinica di Chisinau, in Moldavia.
Questo quanto è stato comunicato alla famiglia dopo l’autopsia ordinata dalle autorità moldave per fare luce sulla morte. Un’ipotesi che la famiglia di Cristina ha respinto al mittente chiedendo, tramite i propri legali, un’altra perizia sul corpo della donna.
Cosa è accaduto
Cristina e il marito si erano rivolti ad una clinica di Chisinau per il prelievo degli ovociti, per tentare di avere un figlio tramite fecondazione assistita. Durante l’intervento del 26 agosto, la ragazza è andata in arresto cardiaco ed è morta dopo alcuni giorni di coma.
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Ora, secondo l’autopsia il decesso sarebbe stato causato dalle complicazioni provocate dal Coronavirus. Un’ipotesi che la famiglia di Cristina non accetta nel modo più assoluto e tramite i propri legali, ha chiesto un’altra perizia sul corpo della 30enne. La positività della donna sarebbe stata rilevata solo il 28 agosto, due giorni dopo l’intervento, e di questo nessuno ne fece mai parola con il marito o con il resto della famiglia.