Daniele Giovanardi finchè non si vaccina è sospeso dall’ordine dei medici

Daniele Giovanardi, ex primario del pronto soccorso di Modena ha ricevuto la raccomandata il 30 novembre: sospeso. Non potrà più svolgere l’attività di medico finché non riceverà il vaccino.

Daniele Giovanardi finchè non si vaccina è sospeso dall'ordine dei medici 02:12:2021 1280p - meteoweek.com

L’ex primario di settantuno anni, già noto per l’avversità a vaccini e certificato verde, non fa marcia indietro ma attacca. “Io sono stato esonerato da un medico di famiglia, ma sono comunque stato sospeso. Credo che in certe situazioni il vaccino sia più un rischio che un vantaggio”. Subito è evidente la diversità del suo gemello, l’ex senatore dell’epoca Berlusconi Carlo Giovanardi. “Mi sono permesso di dirgli che, alla sua età, è meglio immunizzarsi, visto che rientra nelle categorie fragili. Lui dice che non può per motivi di salute. Valuterà la Ausl. Se un medico può vaccinarsi e non si vaccina, è comprensibile che l’Ordine lo sospenda”. Questa la conclusione del gemello del medico.

Daniele Giovanardi e la dialettica familiare

Dalle dichiarazioni appena viste, appare chiaro il conflitto di pensiero all’interno della famiglia Giovanardi. L’ex senatore Carlo Giovanardi, appena vaccinato alla terza dose, ribadisce che “la strategia vaccinale portata avanti è l’unica via possibile per uscire dalla pandemia”. “Ho una posizione del tutto contraria a chi va in piazza a protestare. Mio fratello non si ritiene un no vax, ma dice di essere critico su alcuni aspetti del vaccino — aggiunge il senatore— Ne abbiamo parlato apertamente. Mi sono permesso di dirgli che, all’età di 71, sarebbe meglio immunizzarsi, visto che rientra nelle categorie fragili. Mio fratello dice di non potersi vaccinare per tutta una serie di patologie. Su questo l’Asl dovrà chiarire se le patologie di mio fratello siano tali da esentarlo dal vaccino o no. Se poteva vaccinarsi e non si è vaccinato, è comprensibile che l’Ordine lo sospenda”.

“Non sono un medico ma non mi sembra ci siano posizioni sufficientemente fondate per invitare la gente a non vaccinarsi. Per qualsiasi forma di malattia spesso si usano farmaci innovativi, di ultima generazione, che nessuno è in grado di dire quali effetti avranno dopo vent’anni. Il vaccino anti-Covid, poi, ha ricevuto l’approvazione delle agenzie del farmaco ed è stato somministrato a milioni di persone. Direi che possiamo ritenerlo affidabile. Aspettare anni per vederne gli effetti? Significherebbe contare altre centinaia di migliaia di morti”.

“Siamo in tutto quattro fratelli: in due siamo favorevoli alla strategia vaccinale di massa, gli altri due sono più perplessi. Per il resto, ho una figlia medico al pronto soccorso, un genero chirurgo, una nuora anestesista e sono tutti su posizioni analoghe alle mie, favorevoli al vaccino”

L’esenzione dal vaccino dell’ex primario

Daniele Giovanardi, risponde alla misura dell’ordine e al fratello ribadendo di non aver ricevuto risposte alle sue antecedenti richieste. “Durante l’estate ho raccolto 800 firme di persone disposte a vaccinarsi, purché fossero informate. Abbiamo quindi mandato 3 raccomandate ad Antonio Brambilla, direttore della Ausl di Modena e componente dell’Aifa, chiedendo se il vaccino anti-Covid fosse sperimentali o no. Nessuna risposta”.

“A settembre, sono stato esentato dal siero, visto che tre anni fa ho avuto una tromboflebite, che costituisce una controindicazione assoluta al vaccino. Ho presentato all’Ordine e alla Ausl i documenti di esonero e nessuno mi ha mai risposto. Fino al 30 novembre, quando mi è stata recapitata la raccomandata con la quale l’Ordine dei medici mi ha sospeso dall’esercizio della professione fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale. Domani rimanderò tutta la documentazione e mi aspetto che annullino la sospensione”.  Ci si troverebbe, quindi, secondo Daniele Giovanardi, davanti ad un mancato riconoscimento di una condizione di salute.

Le perplessità sul vaccino di Daniele Giovanardi

 In virtù della sospensione dall’attività medica, Giovanardi dovrà interrompere il suo lavoro con l’associazione Ippocrate. Negli ultimi tempi, all’interno dell’associazione, si era occupato a domicilio di pazienti di Modena positivi al Covid ma non vaccinati. “Smetto perché non voglio essere radiato, ho già informato le tre persone che dovevo andare a visitare questo pomeriggio che non potrò andare. Ma in questi mesi ho curato una cinquantina di pazienti a casa”.

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Come affermato anche dal gemello, l’ex primario non si definisce no vax. “Io non ho perplessità sui vaccini. Ma non si può imporre a tutti un farmaco sperimentale senza dare informazioni e chiedendo di firmare un consenso informato. Io sono dell’idea che vadano vaccinate solo le persone fragili, lasciando invece che il virus circoli tra le persone che hanno 20 anni o meno, che sono a rischio zero. Per me in certe situazioni il vaccino è più il rischio che il vantaggio. Non ho paura di ammalarmi, dal Covid si guarisce. Anche Berlusconi e Trump l’hanno passato”.

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