Arrestata Jona Mullaraj, militante legista No-vax e «Signora della droga»

La 36enne era a capo del traffico di droga tra Monza e Milano. Escluso il coinvolgimento degli appartenenti al partito.

Jona Mullaraj – Meteoweek.com

Jona Mullaraj, militante attiva della Lega con posizioni apertamente contrarie al vaccino anti-Covid19 e al Green Pass, è stata arrestata dai Carabinieri di Desio per traffico di hashish tra Monza.e Milano.

«La signora della droga»

Soprannominata «La Signora della droga», Jona Mullaraj, 36 anni e residente a Saronno ma di origini albanesi, era per i Carabinieri di Desio la regista del traffico di sostanze stupefacenti tra Monza e l’hinterland milanese. Gli investigatori sono arrivati a lei grazie ad un passo falso di un suo complice il cui compito era quello di custodire un carico di 450 chili.

Il tradimento del complice

Il suo complice, un uomo di 45 anni già noto alle Forze dell’Ordine e con un precedente per violenza sessuale, avrebbe simulato, ingannando Jona Mullaraj un furto della partita di hashish. Ad aiutarlo un 43enne di Limbiate. Il portiere dello stabile, accortosi dello scasso della saracinesca del garage ha contattato i Carabinieri i quali hanno subito avvertito un odore di hashish proveniente dal palazzo. Le indagini, di conseguenza, si sono spostate nella casa del 45enne a Cesate, in provincia di Milano. Qui, gli investigatori hanno trovato 80 chili di hashish. Le indagini, però, non si sono fermate qui.

LEGGI ANCHE: Caso camici: la Procura di Milano chiede il processo per Fontana

I Carabinieri, tramite intercettazioni e ricostruzioni, sono arrivati a scoprire un traffico di droga gestito dalla 36enne di Saronno. Arrivare a Jona Mullaraj, per gli agenti, non è stato facile: il suo nome figura in alcune intercettazioni ed è stata riconosciuta anche da una signora del palazzo come la ragazza che andava a ritirare le chiavi del garage nonostante questo fosse intestato ad un’altra persona. La militante leghista sarà ascoltata nei prossimi giorni e le prove raccolte sino ad ora sono state definite dai militari «inequivocabili».

Gestione cookie