Maxi operazione internazionale contro il cyber-riciclaggio: arrestati quasi 2mila “money mule”. Coinvolte le forze dell’ordine di 27 Paesi nella settima operazione EMMA (European Money Mule Action).
Si è conclusa da poco l’operazione di polizia ad alto impatto che ha visto coinvolti ben 27 Paesi. L’Europol ha infatti annunciato l’arresto di 1.803 money mule, su 18.351 identificati a seguito di un’operazione internazionale di repressione del riciclaggio di denaro – nome in codice “EMMA 7“. Si tratta della settima operazione EMMA (European Money Mule Action), con la prima avvenuta nel 2016. Secondo quanto viene riportato, i dati di quest’ultima operazione offrono un bilancio in crescita: soltanto in Italia, le transazioni fraudolente sono state state infatti 922 (in aumento rispetto allo scorso anno). La pronta risposta della Polizia, tuttavia, ha permesso di identificare nel nostro Paese 356 money mule, e di recuperare 11,5 milioni di euro. Si appende, invece, che le somme perse complessivamente ammontano a circa 19 milioni.
L’operazione EMMA 7 ha impedito perdite di 67,5 milioni di euro
L’operazione si è basata su una collaborazione su larga scala delle forze dell’ordine in 27 Paesi, messa in atto tra il 15 settembre e il 30 novembre 2021. A questa importante operazione di repressione mondiale del riciclaggio di denaro hanno preso parte Australia, Austria, Belgio, Bulgaria, Colombia, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Grecia, Germania, Hong Kong, Ungheria, Irlanda, Italia, Moldavia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Singapore, Repubblica Slovacca, Slovenia, Svezia, Svizzera, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.
LEGGI ANCHE: Messina, sequestrati 817mila euro: nel mirino 110 stranieri che percepivano il reddito cittadinanza
Durante questa finestra, sono state effettuare 2.503 indagini individuali, che hanno portato alla raccolta di prove e informazioni relative a profitti illeciti online così come anche alle loro fonti. In totale, l’operazione internazionale ha impedito perdite stimate di 67,5 milioni di euro, bloccando o ripristinando 7.000 transazioni fraudolente in 400 istituti finanziari. La maggior parte delle indagini svolte nell’ambito di EMMA 7 si è focalizzata sulla dimensione internazionale del fenomeno del money muling e ha portato all’individuazione di 324 recruiter.
LEGGI ANCHE: Napoli, sequestrate oltre 800mila mascherine non conformi: avrebbero fruttato mezzo milione
Il fenomeno dei money mule, si ricorda, rappresenta uno degli aspetti più consolidati e presenti nelle frodi on line. Il money mule è un soggetto che consapevolmente (ad esempio nel caso in cui facesse parte di un’organizzazione criminale) o inconsapevolmente (se adescato da criminali, con false proposte di lavoro sul web), offre la propria identità per l’apertura di conti correnti, carte di credito e altri strumenti di pagamento, sui cui vengono poi accreditate somme di denaro provento di attacchi informatici e finanziari. I money mule sono dunque persone che ricevono e trasferiscono denaro per conto di truffatori e truffatori, aiutandoli a riciclare le somme rubate in cambio di una piccola percentuale.