La variante sarebbe comparsa molto prima di quanto rilevato in Sudafrica. Ancora da stabilire la pericolosità del nuovo virus
Le autorità della Nigeria hanno dichiarato che la variante Omicron del COVID-19 era presente su un campione di un viaggiatore già lo scorso ottobre, suggerendo che la nuova versione del virus esisteva settimane prima che fosse segnalato in Sudafrica. Lo afferma in una nota il Nigeria Center for Disease Control (NCDC) che però non ha fornito i dettagli sulla persona interessata.
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Diverse nazioni hanno imposto restrizioni di viaggio al Sudafrica, che secondo il presidente del Paese Ramaphosa sono ingiustificate e danneggiano le nazioni in via di sviluppo. “Data la probabile maggiore trasmissibilità della variante Omicron, è imperativo mettere in atto misure per frenare la trasmissione nella popolazione“, ha affermato l’NCDC. Il lavoro per stabilire quale sia la capacità di contagio e il pericolo di questa nuova versione del virus richiederà settimane.
La Nigeria è il Paese più popoloso del continente africano, dove vivono circa 210 milioni di persone ma ha un tasso di vaccinazione è molto basso: solo 6,5 milioni di abitanti hanno ricevuto una dose del vaccino e circa 3,5 milioni anche la seconda.