Portiamo le nostre intenzioni ai piedi della mangiatoia di Gesù che sta per nascere: le farà diventare qualcosa di nuovo. Ci crediamo?
Liturgia di oggi Lunedì della I settimana di Avvento – 29 Novembre 2021
Ascoltate, genti, la parola del Signore,
annunciatela alle isole più lontane:
Coraggio, non temete!
Ecco, giunge il vostro Dio. (Cf. Ger 31,10; Is 35,4)
Prima Lettura
Ci sarà gioia per gli scampati d’Israele.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 4,2-6
In quel giorno, il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria e il frutto della terra sarà a magnificenza e ornamento per i superstiti d’Israele. Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo: quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme.
Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato, con il soffio del giudizio e con il soffio dello sterminio, allora creerà il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutti i luoghi delle sue assemblee una nube di fumo durante il giorno e un bagliore di fuoco fiammeggiante durante la notte, perché la gloria del Signore sarà sopra ogni cosa come protezione, come una tenda sarà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro la bufera e contro la pioggia.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale – Dal Sal 121 (122)
R. Andiamo con gioia incontro al Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme! R.
Gerusalemme è costruita
come città unita e compatta.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore. R.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi. R.
Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene. R.
Il Vangelo di oggi Lunedì 29 Novembre 2021
Dall’oriente e dall’occidente verranno nel regno dei cieli.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 8,5-11
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».
Ci crediamo? | Il commento al Vangelo di oggi Lunedì 29 Novembre 2021
Se noi avessimo la fede del Centurione, potremmo dire a Gesù: “Se tu vuoi, dì soltanto una parola e io sarò guarito, risanato da quel male, da quella situazione o dal quel peccato!” Ovviamente Gesù non è il genio della lampada e a volte le sofferenze sono utili per la nostra salvezza eterna, cha ha un valore incomparabile, al netto della nostra stessa esistenza.
Il commento al Vangelo di ieri:
Pensiamo però a quanto quel soldato romano ebbe fede e quanto il suo cuore fosse disposto verso il suo prossimo. Incontrando Gesù, credendo in lui, l’unica cosa che gli chiese fu di salvare un suo amico, perché soffriva terribilmente. E noi, cosa chiederemmo a Gesù se lo incontrassimo?
Se dovessimo chiedergli una sola cosa, quale sarebbe oggi? Mettiamoci un attimo in preghiera e portiamo le nostre intenzioni ai piedi della mangiatoia dove Gesù Bambino sta per nascere: le farà diventare qualcosa che non possiamo ancora immaginare. Ci crediamo?