Anziana sepolta (priva di vestiti) all’oscuro dei parenti. Il Comune: «Errore di comunicazione tra gli addetti al servizio»

La figlia della signora 88enne:«Mamma non meritava un trattamento di questo genere». Il Comune assicura che ci saranno una verifica e una multa

Cimitero-Meteoweek.com

Una donna di 88 anni, dopo il suo decesso in ospedale, è stata sepolta priva di vestiti, in un campo sconosciuto e all’oscuro dei suoi parenti. È accaduto a Ferrara, ad Alcida Vacchi, morta il 16 ottobre scorso. Ai parenti hanno comunicato l’avvenuta sepoltura il 23 novembre scorso, dopo diverse richieste inoltrate dai familiari all’ufficio comunale apposito. L’assessorato ai servizi sociali del Comune ha ammesso l’errore di comunicazione tra addetti e assicura che provvederà a controllare e multare:«Cercheremo i modi per portare le nostre scuse ai parenti, consapevoli del dolore che stanno vivendo», come riporta Il Resto del Carlino.

«La nostra situazione familiare è sicuramente molto complessa», spiega la figlia della donna. «Non lo nascondiamo a nessuno: abbiamo dovuto richiedere al Comune di addebitarsi i costi delle esequie e della sepoltura di mia madre. Veniamo da una situazione economica che negli ultimi tre anni si è aggravata per colpe non nostre e il servizio messo a disposizione dall’amministrazione comunale ci è stato concesso. I primi problemi sono nati ovviamente dopo la morte di mamma. Aspettavamo la comunicazione da parte dell’incaricato comunale per sapere il giorno del funerale, per portare vestiti adeguati e, soprattutto, per sapere in quale luogo sarebbe stata sepolta».

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Ma le informazioni richieste non giungevano, al che «un po’ perplessi, abbiamo cominciato a mandare messaggi di posta elettronica senza ricevere risposte», prosegue la donna. Poi, martedì 23 novembre, le hanno comunicato per telefono che la madre l’avevano già sepolta, «senza vestiti, il giorno prima, ma che al momento non sapevano dirci in che luogo. Pensavamo di aver capito male. Adesso la rabbia è forte. Mamma non meritava un trattamento di questo genere».

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«C’è stato un problema di comunicazione tra la società preposta al servizio cimiteriale ‘Ferrara Tua’, che ha operato correttamente inviando le comunicazioni nei tempi prestabiliti all’ufficio che cura queste particolari situazioni, e la famiglia. Insomma, l’anello di collegamento tra ‘Ferrara Tua’ e i familiari non ha operato come avrebbe dovuto», ha concluso l’assessorato.

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