Il commissario straordinario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo: “Ieri abbiamo segnato il record di terze dosi, oltre 164 mila. In questo lavoro ha fatto molto bene la sua parte la Regione Lazio”.
“Siamo in un momento decisivo, e ancora pienamente dentro la lotta al Covid, come ci dicono i numeri che arrivano da tutti i Paesi europei e anche l’innalzamento dei numeri nel nostro Paese”, ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza. I dati della curva epidemiologica del nostro Paese, infatti, sono “allarmanti”, sebbene rispetto allo scorso anno, ha spiegato il commissario straordinario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, “gli ospedali stanno tenendo”.
La pressione sugli ospedali è infatti meno gravosa, rispetto a quanto capitato lo scorso anno, in piena pandemia. Questo, ovviamente, anche grazie e soprattutto alla campagna vaccinale, che sta proseguendo senza sosta. “Ieri abbiamo avuto il nuovo record di terse dosi, oltre 164mila. Speriamo che le cose proseguano in questo modo”, ha spiegato Figliuolo all’Open Day per donne in gravidanza e in allattamento svolto all’Ospedale S. Eugenio di Roma.
“Si tratta di una campagna vaccinale senza precedenti, davvero capillare, inclusiva, che ha visto l’adesione convinta degli italiani. L’87% degli over 12 è protetta da almeno una dose di vaccino. Abbiamo uno scudo: siamo in una quarta ondata e intorno a noi, specie a est, i dati sono abbastanza allarmanti, da noi i dati sono in salita ma gli ospedali stanno tenendo, il vaccino sta facendo la sua parte”, ha evidenziato il commissario straordinario. “Noi ad oggi – ha proseguito Figliuolo – abbiamo somministrato quasi 95 milioni di dosi, e abbiamo distribuito oltre 100 milioni di vaccini. è un dato molto importante che vede l’Italia ai primissimi posti in Europa, e non possiamo che esserne contenti tutti perché è stato un lavoro di squadra, e in questo lavoro ha fatto molto bene la sua parte la Regione Lazio“.
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Sempre contestualmente all’Open Day, il commissario ha poi sottolineato come “l’apertura delle terze dosi a partire da 5 mesi per tutti gli over 40” sia però “un’indicazione”. Alla luce dei numeri provocati da questa quarta ondata, “è chiaro che si procede sempre dai più anziani, i fragili, gli immunocompromessi e poi a scendere le altre categorie. Poi ci saranno dei momenti organizzativi. Non è che si spara lo starter e tutti contemporaneamente si vaccinano. Ci saranno dei tempi tecnici”, ha rimarcato Figliuolo.
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La questione relativa alle vaccinazioni e alla priorità dei pazienti che dovrebbero esservi sottoposti per primi, inoltre, si ricollega a quello che poi è stato il tema principale del convegno – ovvero la fragilità delle donne in gravidanza. Questo, ha spiegato il commissario, “è davvero importante, perché le donne in gravidanza e allattamento sono una categoria importantissima da proteggere, in quanto custodi della vita dei bambini e del futuro della nostra Italia”. In tal senso, Figliuolo si è quindi detto “sicuro che l’opera di sensibilizzazione darà a tutti delle risposte chiare su come affrontare questo evento nella massima sicurezza. Purtroppo negli ultimi giorni abbiamo visto eventi coinvolte madri in allattamento e i piccoli”. “Speriamo di riuscire a mettere in sicurezza tutti”, ha infine concluso il commissario.
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