Covid, il marito di Angela Merkel:«In Germania rifiuto vaccino è irrazionale»

Il marito di Angela Merkel, Joachim Sauer è a Torino per avere il diploma di nuovo socio straniero dell’Accademia delle scienze

Joachim Sauer e Angela Merkel-Meteoweek.com

Joachim Sauer, marito di Angela Merkel,  a Torino per avere il diploma di nuovo socio straniero dell’Accademia delle Scienze, ha rilasciato un’intervista a La Stampa in cui parla della situazione vaccini in Germania. «È un’esperienza sconvolgente. Mi turba sommamente, più di tutto, che un terzo della popolazione tedesca, parlo per il mio popolo, non sia aperto ai successi della scienza. Non vogliono dare retta alla razionalità scientifica, non trovano l’ingresso nel mondo razionale. Mi sono sorpreso quando negli Stati Uniti sono spuntati i gruppi di Creazionisti, ma ciò che sto vivendo in Germania non è migliore, è paragonabile a quella irrazionalità», ha detto.

«Abbiamo creato un vaccino in così poco tempo», osserva Sauer, «ed è veramente un miracolo, eppure questo grande successo su cui la scienza non scommetteva prima d’ora non ha aiutato a far crescere la fiducia. Questo è deplorevole. Certo, dipende sempre da come l’intera popolazione reagisce a queste scoperte. Ma anche i giornalisti e l’opinione pubblica hanno avuto un ruolo: prima si lamentavano che non c’era il vaccino, poi è comparso e hanno iniziato a lamentarsi che non c’era per tutti, e che non era sufficiente subito per tutto il Paese, o che i governi non facevano abbastanza per assicurarsi le dosi. Una piccola parte dei tedeschi non si vaccina perché è pigra e indolente, troppo comoda. Poi ci sono quelli che non lo fanno per ideologia, per motivi irrazionali: come se una dittatura stesse provando a scardinare il nostro libero arbitrio. E ciò che più mi lascia sotto choc è che c’è una fetta di negazionisti che ha studiato: anche accademici, medici e ricercatori di materie scientifiche rifiutano i vaccini», ha proseguito il chimico.

Joachim Sauer-Meteoweek.com

«Mi generano lo stesso stupore dei creazionisti negli Stati Uniti», continua Sauer in un’altra intervista rilasciata a Repubblica, in cui dice di augurarsi che «dopo questa pandemia ci sia più attenzione alla scienza anche tra i più piccoli. Sarebbe bello se in molti si interessassero alla scienza e decidessero di studiarla, ce n’è bisogno. A ben guardare anche negli Stati Uniti ci sono livelli simili di vaccinazione, ma lì si spiega perché in alcuni Stati ci sono governatori che hanno fatto campagne proprio contro il vaccino».

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Nel nostro Paese invece, con l’87% del popolo con almeno una dose, il numero più alto rispetto agli altri «forse dipende da come tutto è iniziato. Ricordo immagini molto forti, come le bare portate nelle colonne di camion militari: forse anche questo è servito a convincere la gente e agire con la giusta tempestività. Dipende da come il popolo reagisce e da come le cose vengono raccontate».

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