Il giornalista sportivo Enrico Varriale finisce a processo per stalking. Per i giudici sarebbero state raccolte “prove schiaccianti”. Accusato di violenza e persecuzione nei confronti della ex compagna, l’opinionista è stato sospeso dalla Rai.
Enrico Varriale, giornalista sportivo Rai, è finito al centro di un’inchiesta della Procura di Roma. Si parla di atti persecutori e lesioni personali nei confronti della sua ex compagna, con la quale aveva programmato di convivere. La donna avrebbe infatti dichiarato di essere stata vittima di botte, insulti e stalking. L’opinionista però si difende, parlando di “accuse false”, mentre la Rai ha disposto la sua temporanea sospensione dai canali sportivi – almeno fino a quando non si accerteranno i fatti. Secondo quanto si apprende dagli ultimi sviluppi in merito alla vicenda, Varriale finirà a processo. Per i giudici, infatti, le prove raccolte sulla vicenda risulterebbero “schiaccianti“, e non è perciò necessaria alcuna udienza preliminare.
“Personalità aggressiva e prevaricatoria”
Come spiegato da La Repubblica, la storia sarebbe nata poco più di un anno fa, con il giornalista che avrebbe convinto la donna a trasferirsi dalle Marche a Roma. Una relazione, la loro, proseguita tra alti e bassi fino al giugno scorso, periodo in cui – in concomitanza con l’inizio degli Europei di calcio – Varriale avrebbe iniziato a mostrare una “personalità aggressiva e prevaricatoria, evidentemente incapace di autocontrollo”.
Come poi spiegato dall’accusa, l’apice della violenza sarebbe scattato il 6 agosto scorso – a cui è seguita la prima denuncia. Il giornalista, “durante un alterco per motivi di gelosia, la sbatteva violentemente al muro, scuotendole e percuotendole le braccia, sferrandole dei calci e, mentre la parte offesa cercava di rientrare in possesso del cellulare che le aveva sottratto, le afferrava il collo con una mano, cagionandole lesioni”.
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Un’aggressione avvenuta sia nel pianerottolo di casa, che all’interno dello stesso appartamento. L’ex compagna, recatasi al pronto soccorso del Policlinico Gemelli, avrebbe riportato “una ferita lacero contusa al braccio sinistro, ecchimosi alla mano sinistra, tumefazione del gomito destro con dolenzia alla mobilizzazione attiva, abrasioni alla base del collo e sul ginocchio sinistro, guaribili in cinque giorni”.
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Da quell’aggressione, la decisione da parte della donna di lasciare Varriale: scelta, questa, non presa di buon occhio dal giornalista. E infatti, l’incubo sarebbe proseguito con tutta una serie di telefonate notturne, citofonate, appostamenti e messaggi pieni di insulti andata avanti per settimane. Scattata allora la seconda denuncia, presentata il 14 settembre 2020. Alla luce di ciò, il processo a carico di Enrico Varriale inizierà a gennaio 2022.