La testimonianza del colonnello dei carabinieri Fabio Imbratta, che nel 2016 ha riaperto l’inchiesta sul delitto Mollicone
Nuovi colpi di scena nel caso di Serena Mollicone, tra misteri e depistaggi. Durante il processo tenutosi in Corte d’Assise a Cassino, in cui sono imputate cinque persone, è spuntata una clamorosa rivelazione:«Una volta riesumata la salma della povera Serena avevamo necessità di analizzare anche gli organi che erano stati prelevati nel corso dell’autopsia effettuata qualche giorno dopo il ritrovamento del corpo. Reperti custoditi dal medico legale D’Aloja e che sono misteriosamente spariti. All’appello mancano oltre che la parte inguinale della giovane anche il sopracciglio che, secondo la ricostruzione, avrebbe sbattuto con violenza contro la porta della caserma».
A raccontare l’accaduto il colonnello dei carabinieri Fabio Imbratta, ufficiale che nel 2016, col maresciallo Gaetano Evangelista, ha riaperto l’inchiesta incentrandola sulla caserma dei carabinieri e su tre membri della famiglia Mottola, ossia l’ex maresciallo Franco, la moglie Anna e il figlio Marco.
Il colonnello ha anche raccontato quanto venuto da fuori dall’inchiesta:«Serena Mollicone è stata uccisa nella caserma dei carabinieri di Arce. E non lo dico io, ma i tanti accertamenti scientifici e le lesioni sulla porta compatibili per altezza e spessore. Le dichiarazioni fornite da Santino Tuzi (il brigadiere testimone chiave, che poi si suicidò, ndr) sono state fondamentali così come quelle rilasciate da Carmine Belli poi artatamente e volutamente modificate per farlo divenire un caprio espiatorio».
Leggi anche:—>Ruba un trattore e va a sbattere, ne ruba un altro e si schianta di nuovo: arrestato
La ragazza scomparve il 1° giugno 2001 da Arce, dove abitava con il papà e poi fu trovata morta tre giorni dopo. Accusati di omicidio sono Marco Mottola, col padre Franco e la madre Anna Maria. Secondo l’accusa, la ragazza fu assalita in caserma facendole sbattere la testa contro una porta.
Leggi anche:—>Donna di 34 anni accoltellata a morte in un parco: fermato l’ex compagno
Fu poi abbandonata in un campo e lasciata morire legata e imbavagliata.