Sgominata banda criminale di frodi informatiche: «Si fingevano poliziotti»

Quattro gli indagati nell’operazione “The Jackals”, con le accuse di furto aggravato, accesso a sistema informatico in modo illecito e indebito uso carte pagamento elettronico

Hacker-Meteoweek.com

Si fingevano poliziotti per ottenere informazioni dagli Uffici dell’Anagrafe e dalle banche in modo da attivare carte di pagamento che avevano rubato ai postini. La banda criminale, stanata dai poliziotti nell’ambito dell’inchiesta detta “The Jackals”, era formata da un uomo di 45 anni e uno di 42 con precedenti. Entrambi sono di Napoli ma risiedono a Cattolica (Rimini).

Nell’indagine, oltre ai due, sono coinvolte altre due persone che dovranno rispondere di furto aggravato, accesso in modo abusivo a sistema informatico e uso indebito carte pagamento elettroniche. Il gip di Bologna ha dato ordine di far arrestare il 45enne e il 42enne, ritenuti “mente e braccio” della banda, e obbligo di dimora per gli altri due indagati. Tra gli indagati anche la moglie del 45enne che aveva un ruolo nell’attivazione delle carte quando serviva una voce femminile con gli operatori call center, mentre il figlio svolgeva un ruolo attivo nei furti commessi.

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Dalle indagini, portate avanti dalla polizia postale e dalle comunicazioni per l’Emilia Romagna si è scoperto che il gruppo commetteva furti informatici della corrispondenza assicurata e raccomandata affidata ai portalettere. Si impadronivano, quindi, e usavano in modo indebito le carte elettroniche contenute nelle lettere: nello specifico trattasi di carte di credito, tessere Bancomat e carte revolving per comprare beni di lusso o presso attività commerciali compiacenti.

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I furti hanno avuto inizio nell’estate 2020. La banda seguiva i postini e rubava il contenuto dei loro bauletti. Nella maggior parte dei casi, le carte di credito rubate erano già attive, mentre negli altri casi, gli indagati riuscivano a ottenere i dati sensibili che gli servivano per usare in modo indebito le carte.

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Grave il danno finanziario per i possessori di quelle carte, ha colpito sia le aziende che emettono le carte di credito e Poste Italiane, sia tutti i destinatari delle missive e carte rubate.

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