Il violoncellista Mauro Valli improvvisa un comizio no vax durante una serata musicale a Bologna. L’organizzatore dell’evento, il medico Roberto Iovine: “É stata un’imboscata. Invece del bis ha iniziato l’arringa”.
Giovedì sera, al Baraccano di Bologna, si è esibito il violoncellista Mauro Valli, docente al Conservatorio e noto per essere uno dei fondatori del gruppo barocco Accademia Bizantina, oltre che viticoltore. Un evento, questo, organizzato dall’associazione “Conoscere la Musica”, il cui presidente è il professor Roberto Iovine, docente universitario, direttore del dipartimento medico dell’Ausl e neo consigliere comunale nel Pd. Tuttavia, quella che al pubblico era stata presentata come una rilassante serata di musica, si è presto trasformata in un vero e proprio comizio no vax.
Dopo la performance in Sala Biagi, con due Suite per violoncello solo di Johann Sebastian Bach, il violoncellista ha infatti iniziato un’arringa No Green Pass, sfociata in una polemica in sala fra gli spettatori e il musicista. Valli, infatti, ha annunciato sul palco che quello appena terminato era stato il suo “ultimo concerto con le attuali regole che obbligano all’uso del Green pass e che rappresentano un vero e proprio ricatto. Un attacco alla democrazia”. Comizio che è poi continuato, tra l’altro, all’aperto davanti a una piccola folla di attivisti contro la certificazione verde.
Il medico che ha organizzato il concerto: “É stata un’imboscata”
Dapprima un piccolo applauso da parte dei suoi pochi sostenitori; poi, in Sala Biagi, si è levata un’accesa polemica per l’inaspettata trasformazione dello spettacolo, da esibizione musicale ad arringa anti Green Pass. “È una vergogna! Ci sono state migliaia di morti. Un po’ di rispetto”, hanno gridato diversi spettatori contro le parole del violoncellista Valli. Mentre il presidente dell’Associazione concertistica, Roberto Iovine, medico, docente universitario e da poche settimane eletto al Consiglio comunale di Bologna nelle liste del Pd, ha dichiarato ai giornalisti dell’Ansa: “Ci è stato teso un agguato. Nessuno ci aveva avvertito che avrebbe fatto un comizio”.
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Disappunto e sconcerto, quello espresso dunque dall’organizzatore dell’evento musicale. E prende le distanze dalle parole che invece Valli ha pronunciato sul palco, impugnando quello che è il diritto democratico di poter esprimere la sua opinione liberamente. Non solo grida di dissenso, però: finito il concerto, fuori dalla Sala e in pieno centro di Bologna, si è infatti radunata una folla di circa 50 persone, fan del musicista e anche loro no vax e anti Green Pass. Secondo quanto viene riportato, il gruppo si sarebbe riunito a seguito del tam tam che lo stesso musicista aveva fatto partire sui social, parlando di un concerto improvvisato per strada.
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“È stata un’imboscata, il musicista che abbiamo invitato a fine concerto ha approfittato di un diritto di tribuna e ha avviato un vero e proprio comizio contro il Green Pass. Invece del bis ha iniziato a dire che non voleva assoggettarsi alla regola liberticida e antidemocratica e tutto il resto. Quando mi sono accorto della piega che stava prendendo dal mio posto ho detto ‘basta, basta, la finisca qua’ ed è arrivato l’applauso di 4 suoi seguaci. A quel punto è salito il nervosismo da parte degli altri, c’è stato un botta e risposta, sono volate urla e poi insulti ‘educati’ dandogli del lei, ‘vergogna, abbia rispetto dei morti’, ‘se ne vada, la smetta’. Io ho chiesto di abbandonare la sala, invitando tutti a non dargli ascolto. Quando poi sono uscito ho visto una trentina di persone in attesa sotto il voltone del Baraccano”, ha però spiegato il medico Iovine ai giornalisti che, mentre fuori succedeva il comizio improvvisato, lo hanno avvicinato per capire cosa stesse accadendo.