Aborto, Fratelli d’Italia inoltra in Senato norma per sepoltura feti

La proposta di legge in materia di sepoltura dei feti, a firma del senatore De Carlo:«Siano deposti in cassetta con data»

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Fratelli d’Italia ha presentata una nuova proposta di legge in Senato per “Disposizioni in materia di sepoltura dei bambini non nati“. La proposta, a firma del senatore Luca De Carlo, è finita sul tavolo del Senato lo scorso 17 novembre. Nel testo si chiede di modificare l’articolo 7 del regolamento di polizia mortuaria, in cui la sepoltura del feto, è a discrezione dei genitori. Fratelli d’Italia vorrebbe invece introdurre il diritto alla sepoltura per i feti, anche nel caso in cui i genitori non abbiano fatto richiesta.

Si tratta di una legge che comprende anche “i bambini non nati di età inferiore a 28 settimane“, pensando anche all’inumazione in una cassetta che riporti la data dell’interruzione di gravidanza. Si tratta di una proposta di legge simile a quella proposta in Abruzzo. Un testo che ha già visto gli attacchi di Pd e 5Stelle.

Nella proposta si prevede l’inserimento di un comma per «la sepoltura dei feti abortiti di presunta età di gestazione dalle 20 alle 28 settimane complete e dei feti che abbiano presumibilmente compiuto 28 settimane di età intrauterina e che all’ufficiale di stato civile non siano stati dichiarati come nati morti, i permessi di trasporto e di seppellimento sono rilasciati dall’unità sanitaria locale. Il trasporto può essere effettuato a cura del genitore, dei genitori o dei parenti fino al secondo grado con mezzi propri».

Oltre al comma 4, nella proposta di legge è aggiunta anche la seguente frase:«A tal fine, in occasione di una procedura di revisione strumentale o farmacologica della cavità uterina, le Asl sono tenute a rendere note ai soggetti interessati, mediante opuscoli informativi o altro materiale appositamente redatto, le disposizioni, le facoltà e i termini di cui al presente articolo».

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E ancora, si legge:«In caso di aborto verificatosi presso una struttura sanitaria, anche quando l’età presunta del concepito è inferiore a 28 settimane e pari o superiore a novanta giorni, qualora il genitore, i genitori o i parenti fino al secondo grado non provvedano o non lo richiedano entro quindici giorni, l’inumazione, la tumulazione o la cremazione è disposta, a spese della Asl competente per territorio, in un’area cimiteriale dedicata o nel campo di sepoltura dei bambini del territorio comunale in cui è ubicata la struttura sanitaria».

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«A tali fini i feti sono riposti in una cassetta, secondo la data in cui è avvenuta la procedura di revisione strumentale o farmacologica della cavità uterina. Tale data è indicata sulla cassetta», chiosa la proposta di legge di Fratelli d’Italia.

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