La Commissione europea aggiornerà la raccomandazione per viaggiare in Europa. Le normein vigore, tuttavia, restano nazionali.
La settimana prossima la Commissione europea rivelerà l’aggiornamento della raccomandazione riguardo la libertà di movimento. All’interno del testo ci saranno riferimenti alla validità del green pass per chi ha ricevuto la vaccinazione. Lo sforzo di armonizzazione della commissione cerca di compensare la diversità delle legislazioni nazionali sul tema (in quanto è di loro competenza). L’obiettivo, quindi, è quello di garantire che il green pass svolga la sua funzione nella libertà di movimento all’interno dell’Unione. La raccomandazione, che riguarderà solo gli spostamenti da uno stato all’altro, riguarderà la validità della vaccinazione, la durata del certificato e l’uso dei tamponi. Osserviamo quindi alcune legislazioni nazionali per notare i punti in comune e le diversità.
Per Vienna viaggiare in Europa spetta solo ai vaccinati (o quasi)
I contagi in Austria sono ancora in aumento e non sorprende che ricorrano a restrizioni sui cittadini europei che vogliono entrare nel paese. Il paese è il primo in Europa a ricorrere ad un lockdown per le persone non vaccinate per salvare la stagione del turismo sciistico. Dopo l’escalation critica di Salisburgo e Alta Austria si è dovuto ricorrere ad un lockdown per tutti i cittadini a partire dal prossimo lunedì. Dal 22 novembre, per entrare nel paese, sarà necessario il green pass che comprovi vaccinazione, guarigione o test molecolare. I test antigenici o degli anticorpi non saranno più sufficienti per entrare nel paese. L’unica deroga a tale regola è prevista per i pendolari transfrontalieri (ai quali si applica ancora la regola del 3G).
La Slovacchia prevede la quarantena per i non vaccinati
I contagi in Slovacchia aumentano mentre il tasso di vaccinazione resta tra i più bassi dell’Unione (45%). Per questa ragione il primo ministro Heger è dovuto ricorrere a misure severe similmente all’Austria. Chi arriva da un altro paese non vaccinato dovrà superare un isolamento di 10 giorni (la metà se si ottiene un tampone negativo). Solo i minori di dodici anni possono evitare l’isolamento se accompagnati da genitori vaccinati. Questa è la regola per l’intero paese, specifiche misure dei singoli distretti del paese sono presenti sul sito web “Co-vid Automat”.
Viaggiare in Europa, la Francia accetta chi supera il tampone
Nonostante un recente peggioramento della situazione francese le regole per entrare nel paese rimangono le stesse. I non vaccinati hanno l’obbligo del tampone mentre ci sono specifiche misure in base alla provenienza del viaggiatore. I cittadini provenienti da paesi dell’Unione devono avere un tampone 72 ore prima.
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Le persone provenienti da paesi sotto sorveglianza (come Germania e Belgio) devono aver effettuato il test 24 ore prima. La situazione, però, potrebbe cambiare; sei cittadini francesi su dieci vogliono un lockdown per i non vaccinati mentre i contagi nel paese continuano ad aumentare.
Le regole previste in Grecia
La Grecia procederà con il lockdown per chi non ha ricevuto il vaccino. Al momento, quindi, sono cinque i paesi europei con questo tipo di misura: Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Austria. Il primo ministro Kyriakos Mitsotakis ha utilizzato l’espressione “pandemia dei non vaccinati. In Grecia, infatti, solo il 62% delle persone ha completato il ciclo vaccinale. Come per la Francia, le regole per i viaggiatori sono rimaste le stesse. È necessario il certificato verde o il certificato di completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni. In alternativa si può ricorrere al tampone molecolare nelle 72 ore precedenti o test rapido nelle 48 ore precedenti. Agli under 12 di età non è invece richiesto nulla.