Dopo il vertice Usa-Cina di lunedì sera, in una conferenza stampa nel New Hampshire Biden ha chiarito la sua posizione: “Non stiamo incoraggiando l’indipendenza di Taiwan”.
Il presidente americano Joe Biden torna sulla questione relativa a Taiwan. Nel corso dell’ultima visita nel New Hampshire, Biden ha dichiarato che gli Stati Uniti non stanno incoraggiando l’indipendenza della Repubblica di Cina. “Non cambieremo affatto la nostra politica. Ho detto che devono decidere loro, loro, Taiwan. E non stiamo incoraggiando l’indipendenza, stiamo promuovendo il fatto che facciano esattamente quanto previsto dal Taiwan Act. Questo è quanto facciamo. Lasciamo che prendano una decisione”, ha spiegato il presidente statunitense ai giornalisti.
Fatto, questo, che cerca in qualche modo di chiarire quanto già sottolineato dallo stesso Biden nel corso del vertice con Xi Jinping; un’occasione durante la quale gli Stati Uniti avevano confermato il loro impegno nella fornitura di armi a Taiwan “per la propria difesa”, in relazione a quello che è il Taiwan Relations Act. “Taiwan è indipendente, prende le proprie decisioni”, aveva ribadito Joe Biden.
Nel corso del vertice Xi-Biden di lunedì sera, il focus maggiore è stato quello relativo alle pressioni che i due stati (soprattutto quello cinese) stanno facendo su Taiwan. In queste 3 ore e mezza di conversazione, in particolare, sia Stati Uniti che Cina hanno sottolineato la necessità di uno status quo, con il presidente cinese che però ha avvertito di “azioni drastiche” in risposta alla provocazione delle forze indipendentiste taiwanesi. Biden, dal canto suo, ha sottolineato l’opposizione degli Stati Uniti agli sforzi unilaterali per cambiare lo status quo nello stretto di Taiwan.
Le relazioni tra Stati Uniti e Cina, che sono giunte a una rottura quasi totale durante l’ultimo anno del mandato del presidente Donald Trump, sono scese in aperta ostilità durante i più recenti incontri bilaterali di alto livello – esempio eclatante l’ormai famigerato vertice dell’Alaska di marzo, durante il quale i diplomatici di entrambe le parti avevano espresso il loro acceso disaccordo vicendevolmente. E sebbene il vertice virtuale di lunedì tra i due leader non abbia visto alcuna politica sostanziale su questioni chiave come il clima, il commercio, la pandemia o il controllo degli armamenti, tale incontro ha comunque istituito un dialogo su una via da percorrere insieme, allentando potenzialmente le tensioni e consentendo un ritorno a un rapporto più costruttivo e stabile.
E segnali positivi, in particolare, arrivano in primis dalla Cina stessa. “Biden ribadisce di non sostenere l’indipendenza di Taiwan!” ha proclamato il primo titolo apparso sui media statali cinesi dopo il vertice Xi-Biden. Tanto che l’hashtag correlato è diventato presto l’argomento top trend su Weibo – la versione cinese di Twitter pesantemente censurata – attirando oltre 200 milioni di visualizzazioni. In effetti, il Partito Comunista Cinese (PCC) vede la “riunificazione” con Taiwan come una questione chiave irrisolta sul percorso della Cina verso il suo “grande ringiovanimento”.
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Come sottolineato dalla CNN, che un presidente degli Stati Uniti sia potenzialmente d’accordo con il punto di vista della Cina su un simile tema è quindi una grande vittoria propagandistica per il Paese orientale. Tuttavia, secondo una chiave lettura dell’incontro offerta dalla Casa Bianca, quanto ripotato sul giornale cinese non è quello che Biden avrebbe detto – gli Stati Uniti non hanno mai parlato di “indipendenza” in quel senso. “Su Taiwan, il presidente Biden ha sottolineato che gli Stati Uniti restano impegnati nella politica ‘dell’Unica Cina’, guidata dal Taiwan Relations Act, dai tre comunicati congiunti e dalle Sei assicurazioni, e che gli Stati Uniti si oppongono fermamente agli sforzi unilaterali per cambiare il status quo o minare la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan”, ha affermato la Casa Bianca.
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Per tale ragione, nell’ultima visita nel New Hampshire di martedì sera, Biden si è sentito in dovere di ulteriori chiarimenti sulla questione: “Ho detto che devono decidere loro, Taiwan, non noi. Non stiamo incoraggiando l’indipendenza. Abbiamo detto molto chiaramente che sosteniamo il Taiwan Act, e basta”, ha spiegato senza mezzi termini il presidente americano, aggiungendo poi che Taiwan “prende le proprie decisioni da sola”.
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