Decathlon ha sospeso la vendita di canoe nei punti vendita di Calais e Grande-Synthe, vicino a Dunkerque, regione situata nel canale della Manica. Le piccole imbarcazioni, infatti, possono “mettere in pericolo la vita delle persone”. Non se vengono utilizzate da clienti comuni, bensì nel caso in cui i migranti cerchino di usufruirne per le traversate. È per questa ragione che l’azienda ha ritenuto inevitabile il provvedimento.
In due punti vendita di Decathlon – situati nei centri di Calais e Grande-Synthe, vicino a Dunkerque, a ridosso del canale della Manica, tra Regno Unito e Francia – non verranno più vendute canoe per evitare di mettere in pericolo i migranti che, con questo mezzo poco sicuro, cercano di compiere la traversata. Le piccole imbarcazioni rimarranno a disposizione online e negli altri negozi, ma la decisione dell’azienda mette in luce un problema particolarmente rilevante ed evidenzia come la nota catena sportiva sia schierata a protezione della salute dei clandestini: “Non vogliamo che rischino la vita”. In questi mesi, infatti, sono stati migliaia coloro che hanno tentato la sorte proprio in questo modo, talvolta con esiti funesti.
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Il provvedimento di sospensione della vendita delle canoe nei punti vendita del canale della Manica è stata ritenuta indispensabile, “dato il contesto attuale”, dai vertici di Decathlon, che l’hanno annunciato poche ore fa. “Potrebbero essere usate per attraversare il mare e in questi casi la vita delle persone sarebbe in pericolo”, viene spiegato in una nota. A confermare la gravità della situazione è stato recentemente anche il ministro dell’Interno inglese, Priti Patel, la quale ha rivelato che nella sola giornata di giovedì della scorsa settimana ben 1.185 persone sono sbarcate nel sud del Regno Unito a bordo di piccole imbarcazioni. Tre sono attualmente ancora disperse.