Saif al-Islam Gheddafi, secondo figlio dell’ex-dittatore, vuole presentarsi alle elezioni. La sua vittoria è data per molto probabile
Si accendono le elezioni previste in Libia per il 24 dicembre. A dieci anni dalla fine del regime, arriva l’annuncio della volontà di presentarsi a presidente del Paese del 49enne Saif al-Islam Gheddafi, figlio secondogenito di Muammar Gheddafi, dittatore della Libia dal 1969 fino al 2011, data della sua morte.
La candidatura al momento non è ancora stata ufficialmente accolta dall’Alta commissione elettorale nazionale, come dichiarata dal portavoce della Commissione Khaled el-Mennai, a causa della “instabilità e le controversie che ha creato“. Le istituzioni libiche temono il figlio del Colonnello ed ex-dittatore libico, il quale ha da sempre dichiarato di volersi vendicare della morte del padre e prevedono da parte sua l’instaurazione di un nuovo regime sostenuto dai nostalgici di Gheddafi. ”Non è stata ancora presa una decisione sulla candidatura di Saif al-Islam”, ha detto el-Mennai.
Saif al-Islam Gheddafi, ovvero “Spada dell’Islam” (questo il significato del suo nome) era sparito dalla scena pubblica nel 2014 temendo per la sua incolumità. Condannato a morte nel 2015 da un tribunale nazionale per i crimini commessi durante la rivoluzione, fu poi scarcerato. In una intervista al New York Times ha dichiarato di volere “ritrovare l’unità perduta della Libia” seguendo, anche se non ufficialmente, le orme del padre.
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In diverse zone della Libia sono emersi appelli a boicottare le elezioni presidenziali se il figlio del colonnello fosse davvero tra i candidati. Ma il suo eventuale avversario, il generale Khalifa Haftar, non è un personaggio meno preoccupante. Sostenuto da attori stranieri molto importanti nello scacchiere internazionale come Egitto ed Emirati Arabi Uniti, è accusato dai suoi oppositori di voler instaurare anch’egli una nuova dittatura militare.
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In molti danno per probabile vincitore delle elezioni Saif al-Islam. “I voti di Haftar andranno a Gheddafi – dicono alcune fonti non ufficiali – Ma non solo quelli dei nostalgici. La stragrande maggioranza dei libici vuole che il Paese ritorni sicuro e prospero com’era ai tempi del Colonnello”. Secondo una stima accreditata dall’emittente televisiva saudita Al Arabiya, i suoi sostenitori sarebbero oltre il 50% dei libici.