Le regioni potrebbero chiedere il lockdown per chi non si vaccina

In arrivo la temuta quarta ondata. In molti si chiedono perché a pagare con le restrizioni debbano essere anche chi ha ricevuto il vaccino

Le regioni potrebbero chiedere il lockdown per chi non si vaccina

In arrivo la temuta quarta ondata. In molti si chiedono perché a pagare con le restrizioni debbano essere anche chi ha ricevuto il vaccino

In arrivo nuove restrizioni per chi non è vaccinato, le Regioni potrebbero addirittura chiedere il lockdown per chi non ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid, così come accade in altri paesi d’Europa. A farsi portavoce della richiesta delle Regioni al Governo è il presidente della Liguria Giovanni Toti.

Sono attento e prudente. In ogni caso quello che deve essere chiaro a tutti è che chiederemo come Regioni che le misure restrittive legate alle fasce di colore, se devono valere per qualcuno, valgano per le persone che non hanno fatto il vaccino e non per coloro che lo hanno correttamente fatto” afferma Toti. “Tutti rischiamo in questo Paese. L’incidenza è alta in molte parti del Paese, i nostri ospedali sono ancora significativamente vuoti, quindi non c’è alcuna emergenza nella nostra regione e non sono preoccupato“.

A fargli eco anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi: “Siamo all’inizio della quarta ondata del covid. Da mesi diciamo che bisogna conviverci. L’unico modo per conviverci – piaccia o non piaccia – è il vaccino” ha scritto nella sua rubrica settimanale via newsletter. “Bisogna, dunque, accelerare sulla terza dose. E bisogna dire che le restrizioni devono essere come in Austria: sei vaccinato? Ti muovi liberamente. Non sei vaccinato? Vai in lockdown“.

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Richiama invece a una “responsabilità collettiva” il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, invitando tutti i cittadini a vaccinarsi: “La vaccinazione è lo strumento principe attraverso il quale noi oggi riusciamo a controllare la circolazione del virus e soprattutto riusciamo a evitare le conseguenze più gravi di chi contrae infezione, in particolare i più fragili” afferma.

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In una stagione come quella che stiamo vivendo, con una crescita in Europa della circolazione del virus è molto importante accompagnare la campagna vaccinale – continua Brusaferro -, ma anche adottare comportamenti prudenti, che significa usare la mascherina in contesti dove ci sono affollamenti, evitare assembramenti quando non strettamente necessari e soprattutto è importante l’igiene delle mani. Credo che un atteggiamento di prudenza unito all’incremento della copertura vaccinale e a un mantenimento della vaccinazione siano gli strumenti che ci consentono di controllare la circolazione del virus” conclude.