Delitto Nada Cella, svolta nel caso: sangue sotto la sella dello scooter dell’indagata

L’omicidio di Nada Cella, noto anche come l’omicidio di Via Marsala, un caso riapertosi recentemente 25 anni dopo il brutale assassinio. Un’indagine che all’epoca si era contraddistinta dal silenzio assordante che vorticava intorno a quel palazzo, luogo del crimine, anche chiamato: il palazzo dei ciechi e dei sordi. Sono dovuti passare 25 anni, una criminologa ha dovuto spingere per far riaprire il caso e ora, sono emersi dettagli importantissimi, che all’epoca, a quanto pare, erano passati inosservati.

Nada Cella – MeteoWeek

È dunque tempo di una nuova svolta nel caso di Nada Cella. La polizia tramite l’analisi della luci forensi è riuscita ad individuare delle tracce di sangue sotto la sella del motorino sequestrato ad Annalucia Cecere, nel suo box di Boves in Piemonte. L’ex maestra elementare è indagata per l’omicidio della giovane segretaria di Chiavari.

La Procura ha convocato per il 16 un accertamento in contraddittorio per ripetere l’esame, che in caso di esito positivo vedrà il prelievo di campioni di sangue da consegnare poi al genetista Emiliano Giardina, che risolse anche il caso di Yara Gambirasio. Giardina dovrà naturalmente accertare se il sangue prelevato è quello di Nada.

Via Marsala, Chiavari – MeteoWeek

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Nelle ultime ore, la Procura, ha preso la decisione di sostituire le luci forensi, al posto del luminol, poiché rischiava di rovinare l’eventuale campione raccolto. Nei giorni scorsi era stato inoltre diffuso un audio in cui una donna, di cui non si conosce l’identità, attualmente ricercata dalla polizia, aveva telefonato a casa di Soracco, il commercialista dove lavorava Nada, nel cui ufficio è stata appunto uccisa, in cui diceva di aver visto la Cecere nella zona dell’omicidio “sporca e di aver infilato tutto nel motorino”.

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