Se la nostra vita diventa un dono, il senso del sacrificio svanisce e rimane la gioia, la gioia perenne, e si spalanca il Cielo.
Liturgia di oggi Venerdì 12 Novembre 2021
- SAN GIOSAFAT, VESCOVO E MARTIRE – MEMORIA
Secondo l’alleanza del Signore e le leggi dei padri,
i santi di Dio sono rimasti nell’amore fraterno:
in loro vi erano un solo spirito e una sola fede.
Prima Lettura
Se sono riusciti a conoscere tanto da poter esplorare il mondo, come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano?
Dal libro della Sapienza
Sap 13,1-9
Davvero vani per natura tutti gli uomini
che vivevano nell’ignoranza di Dio,
e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che è,
né, esaminandone le opere, riconobbero l’artefice.
Ma o il fuoco o il vento o l’aria veloce,
la volta stellata o l’acqua impetuosa o le luci del cielo
essi considerarono come dèi, reggitori del mondo.
Se, affascinati dalla loro bellezza, li hanno presi per dèi,
pensino quanto è superiore il loro sovrano,
perché li ha creati colui che è principio e autore della bellezza.
Se sono colpiti da stupore per la loro potenza ed energia,
pensino da ciò quanto è più potente colui che li ha formati.
Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature
per analogia si contempla il loro autore.
Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero,
perché essi facilmente s’ingannano
cercando Dio e volendolo trovare.
Vivendo in mezzo alle sue opere, ricercano con cura
e si lasciano prendere dall’apparenza
perché le cose viste sono belle.
Neppure costoro però sono scusabili,
perché, se sono riusciti a conoscere tanto
da poter esplorare il mondo,
come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano?
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale – Dal Sal 18 (19)
R. I cieli narrano la gloria di Dio.
I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia. R.
Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio. R.
Il Vangelo di oggi Venerdì 12 Novembre 2021
Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17,26-37
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».
Parola del Signore.
Si spalanca il Cielo | Il commento al Vangelo di oggi Venerdì 12 Novembre 2021
Cosa accadrà poco prima della venuta di Gesù? Gesù ci spiega che oltre ai segni a cui la fine dei tempi sarà accompagnata, come ribadisce altre volte, le cose del mondo continueranno a scorrere normalmente.
Cosa vuol dire questo? Può voler dire che l’uomo avrà perso la fede, che non avrà fatto ammenda per i suoi peccati, ma continuerà a far tutto come se niente fosse. In quel giorno così tremendo, le cose del mondo passeranno, ma Dio non passerà!
Come fare dunque per poter resistere a quel momento e per “conservare” la propria vita? Bisognerà averla spesa, aver amato, essersi distaccati dalle cose che passano, bisognerà essersi affidati a Dio.
Il commento al Vangelo di ieri:
Gesù ci dice di ricordarsi della moglie di Lot, avvertita di non voltarsi, lei si voltò indietro durante la distruzione di Sodoma e Gomorra: voltarsi indietro vuol dire essere ancora attaccati a ciò che non è Dio, a ciò che non è la sua volontà e il bene in quel momento, come agli idoli, come a tutto ciò che non ci fa vivere e ci paralizza nell’ansia, nell’annichilimento interiore. La moglie di Lot infatti si trasforma in una statua di sale: un forte monito per tutti, a non pensare al passato, ma anche a tutto ciò che passa.
Rivolgiamo lo sguardo a ciò che resta, a Dio, alle opere buone che vengono ricordate per sempre, anche quando ci tocca sacrificarci. Il sacrificio è l’unica azione volontaria dove sembra che qualcosa vada perso, invece proprio perché si consegnano i propri sforzi delle mani di Dio, resterà per sempre. Come la nostra stessa vita, se sarà stata un dono: a quel punto il senso del sacrificio svanisce e rimane la gioia, la gioia perenne, e si spalanca il Cielo.