Palermo, due neonati finiscono ricoverati in rianimazione per overdose di droga. Entrambi di 11 mesi, le loro condizioni erano gravissime. Il procuratore: “Casi sempre più frequenti, siamo preoccupati”.
Ennesimo gravissimo episodio, quello avvenuto in quel di Palermo. Secondo quanto riportano le fonti, due neonati sono stati ricoverati a poche ore di distanza al Di Cristina. Si tratta di due bimbi di appena 11 mesi, portati all’ospedale d’urgenza per overdose di sostanze stupefacenti. Il primo è arrivato al pronto soccorso nel pomeriggio di mercoledì, mentre l’altro è giunto d’urgenza nella notte. Dopo il ricovero in rianimazione, pare che le loro condizioni siano migliorate. Nel frattempo, la procura per i minorenni ha disposto delle perquisizioni nelle abitazioni – ma pare non sia stato trovato alcun tipo di sostanza stupefacente.
Erano gravissime le condizioni dei due neonati: trasportati d’urgenza al pronto soccorso, i piccolini sono stati immediatamente trasferiti presso il reparto di rianimazione. Secondo quanto si apprende dagli ultimi aggiornamenti, ora le loro condizioni si sarebbero stabilizzate, e pare siano migliorante. I neonati, entrambi di 11 mesi, sono fini all’ospedale a seguito di una overdose da sostanze stupefacenti. Ma non si tratta di un caso isolato: in quel di Palermo, gli scorsi ricoveri hanno riguardato neonati finiti in rianimazione avevano assunto hashish e cocaina.
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A causa della disattenzione dei loro genitori, che fanno uso di droghe, i piccolini hanno rischiato la vita. “Siamo preoccupati per questi episodi che riscontriamo sempre più spesso”, ha affermato in un intervento su Repubblica il procuratore per i minorenni di Palermo, Claudia Caramanna. “La disattenzione dei genitori assuntori di droghe può comportare danni gravissimi per i più piccoli. In ogni caso si tratta di episodi gravissimi, perché atteggiamenti superficiali possono mettere a repentaglio la vita dei bambini”, ha poi sottolineato Caramanna.
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In merito a quest’ultimo episodio sono già al lavoro le autorità, che stanno indagando sul contesto famigliare. In altre precedenti situazioni, però, la procura aveva già sollecitato un intervento più deciso da parte del tribunale, così da far decadere la responsabilità genitoriale. “Non esiste una famiglia tipo per queste situazioni, nel tempo ci siamo trovati di fronte a genitori provenienti da contesti di periferia, ma anche del centro città” spiega Marilù Furnari, la responsabile della direzione medica del Di Cristina.
Nel frattempo, i bimbi sono stati affidati al direttore sanitario dell’ospedale, in attesa degli ulteriori accertamenti sul quadro familiare.
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