Gesù lascerà che il “tempio” più sacro, il suo corpo, muoia, per poterci aprire le porte del Paradiso, con la sua morte e risurrezione.
Liturgia di oggi Martedì 9 Novembre 2021
- DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE – FESTA
Vidi la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio,
pronta come una sposa adorna per il suo sposo. (Ap 21,2)
Prima Lettura
Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungeva quest’acqua portò salvezza.
Dal libro del profeta Ezechièle
Ez 47,1-2.8-9.12
In quei giorni, [un uomo, il cui aspetto era come di bronzo,] mi condusse all’ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell’acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell’altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all’esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal lato destro.
Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell’Aràba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale – Dal Sal 45 (46)
R. Un fiume rallegra la città di Dio.
Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare. R.
Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell’Altissimo.
Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba. R.
Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra. R.
Il Vangelo di oggi Martedì 9 Novembre 2021
Parlava del tempio del suo corpo.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 2,13-22
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Parola del Signore.
Il tempio più sacro | Il commento al Vangelo di oggi Martedì 9 Novembre 2021
L’umanità di Gesù è il tempio di Dio per eccellenza: è Dio stesso con tutta la sua potenza che in un corpo umano e divino ospita e incarna Dio. Gesù caccia via i mercanti dal tempio, che si stavano approfittando di cose sacre per lucro, perché non può tollerare nessuno forma di sfruttamento.
Per poter vincere ogni male prenderà si di sé tutti i mali, lascerà che il “tempio” più sacro, che sia mai esistito, il suo corpo, muoia, per poterci fare partecipi del sacro che non ha più bisogno di scendere verso la terra: ci aprirà le porte del Paradiso, con la sua morte e risurrezione.
Il commento al Vangelo di ieri:
Squarcerà quella barriera che ci separava da Dio e ci permetterà un giorno di contemplarlo definitivamente, senza intermediari. E si fa definitivamente presente tra di noi, fino alla fine dei tempi, con l’Eucaristia.
Tutti possiamo sognare o aver sognato di visitare templi antichi e meravigliosi, di culture lontane, scalando montagne e facendo chilometri. Eppure non ci rendiamo conto che in ogni chiesa, in ogni tabernacolo c’è il tempio contenente la meraviglia delle meraviglie: Gesù Sacramentato, che ci accompagna nella storia.