I risultati delle elezioni amministrative 2021 hanno rappresentato una svolta per il Pd, che continua a ottenere consensi dai cittadini.
I sondaggi incoronano il Partito democratico primo partito d’Italia. A rivelarlo è la Supermedia AGI/Youtrend analizzata nella settimana che va da lunedì 1 novembre a domenica 7 novembre. Non più Fratelli d’Italia, né tantomeno la Lega. Ora il primato è dei dem, probabilmente anche grazie ai successi ottenuti durante le elezioni amministrative 2021, che hanno visto un centrosinistra largamente vincente sul centrodestra in (quasi) tutta Italia. L’onda lunga del consenso ha rinvigorito il partito del Nazareno, che dopo anni si ritrova sulla cresta dell’onda. Nonostante la sonora sconfitta subita dall’ala progressista del governo in Senato, quando è stato affossato il Ddl Zan con tanto di applausi ed esultanze scomposte al termine del voto da parte dei senatori di centrodestra.
I sondaggi della Supermedia
Pd, FdI e Lega
Ma quali sono i numeri dei sondaggi che vedono il Partito democratico al primo posto? Secondo l’analisi realizzata per l’agenzia di stampa AGI, con un balzo in avanti dello 0,4 per cento, i dem si troverebbero in testa con un ipotetico 20,1 per cento. A seguire, distante soltanto di uno 0,2 per cento, si posizionerebbe Fratelli d’Italia – primo partito fino a oggi nei sondaggi – con il 19,9 per cento. Il partito di Giorgia Meloni è in perdita dello 0,6 per cento rispetto all’ultima settimana. A distanza di un punto percentuale arriverebbe poi la Lega, che negli ultimi sette giorni ha registrato un meno 0,1 per cento e totalizzerebbe il 18,9 per cento.
M5s e Forza Italia
In crescita, così come il Pd, il Movimento 5 stelle. Dopo un rapido passaggio dalle stelle alle stalle, i pentastellati erano più o meno fermi nei sondaggi da diverso tempo. Ora, piano piano, tra l’istituzionalizzazione del gruppo politico e l’alleanza con i dem, forse potrebbero sperare in una rinascita. Nell’ultima settimana hanno registrato un aumento dello 0,3 per cento, arrivando al 16 per cento. Parecchio lontano dal quarto posto – di un 8,7 per cento – ma anch’esso in crescita, ci sarebbe il partito di Silvio Berlusconi. Forza Italia, con il suo più 0,4 per cento, otterrebbe il 7,3 per cento se si andasse alle urne domani.
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I partiti minori
Tra i partiti minori, il gruppo di Carlo Calenda – Azione – continuerebbe a trovarsi in vantaggi rispetto a quello di Matteo Renzi – Italia viva -, il primo con il 3,6 per cento con una crescita dello 0,1 per cento, il secondo con il 2,4 per cento, con una perdita dello 0,2. Poi ci sarebbero Sinistra Italiana con il 2,1 per cento, in crescita dello 0,1 per cento, e Art.1-MDP con il 2 per cento, in perdita dello 0,1 per cento. Infine i Verdi con l’1,9 per cento, in crescita dello 0,2 per cento, e +Europa con l’1,6 per cento, in crescita dello 0,2 per cento.
Le coalizioni
La coalizione di centrodestra, in generale, secondo la Supermedia sarebbe in perdita, ma resterebbe in vantaggio rispetto al centrosinistra. Anche considerati i cinquestelle. Precisamente il centrodestra avrebbe perso lo 0,5 per cento, e arriverebbe così a ottenere il 47,9 per cento. Il centrosinistra, al contrario, guadagnerebbe lo 0,6 per cento, giungendo così al 27,8 per cento. Ma anche sommando la percentuale ai consensi del M5s (il 16 per cento, con una crescita dello 0,3 per cento), arriverebbe a un massimo di 43,8 per cento di preferenze.