Sileri: “Terza dose indispensabile per tutti. Vaccino a bambini? Ci sarà resistenza”

Pier Paolo Sileri non ha dubbi in merito alla necessità di ampliare la platea di persone immuni contro il Covid-19, tanto che a ricevere la terza dose potrebbe essere tutta la popolazione, senza distinzioni. Un passo in avanti fondamentale nella lotta alla pandemia, inoltre, sarà rappresentato dai vaccini per bambini, anche se il sottosegretario alla Salute è consapevole del fatto che ci saranno delle resistenze da parte delle famiglie.

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Pier Paolo Sileri, sottosegretario al Ministero della Salute – meteoweek.com

La battaglia contro il Covid-19 non è ancora conclusa. A sottolinearlo, nel corso di una intervista rilasciata al Corriere della Sera, è stato Pier Paolo Sileri, il quale si è espresso sui temi di maggiore rilevanza in questo periodo: la necessità di effettuare una terza dose del vaccino e quella di somministrarlo ai più piccoli. La protezione in coloro che hanno ricevuto il siero nei primi mesi dell’anno, da un lato, sta pericolosamente calando, e dall’altro la fascia di età tra i 5 e gli 11 anni non è ancora coperta, seppure il Pfizer/Biontech potrebbe essere approvato per tale scopo nelle prossime settimane. Il problema, come evidenziato dal sottosegretario alla Salute, è che in molti potrebbero opporre resistenza, ostacolando il processo.

Sileri sulla terza dose

“L’immunità data dai vaccini va rafforzata. L’ulteriore richiamo non è strano, anzi è comune a tutti i vaccini. L’estensione a tutta la popolazione sarà progressiva e basata su valutazioni scientifiche: non c’è ragione di diffidare”. Così si è espresso Pier Paolo Sileri in merito alla terza dose, che andrà somministrata a tutta la popolazione nelle tempistiche prestabilite. “Non è imminente ma ritengo sarà indispensabile. La platea si allargherà tra dicembre e gennaio, cioè alla scadenza dei sei mesi dall’avvio della campagna di vaccinazione di massa”. In quel periodo, d’altronde, inizieranno a scadere anche una parte dei Green Pass.

L’immunità, dunque, è in calo in una ampia fetta di vaccinati, tanto che – complice l’arrivo della stagione invernale e la concomitanza delle feste – il Paese potrebbe presto assistere ad un nuovo aumento dei casi di positività al Covid-19, ma niente allarmismi. “Mi aspetto un Natale sereno. Possono aumentare i numeri del contagio, ma non quelli dei ricoverati. In ospedale finiranno i non vaccinati. Certo, a meno di varianti a noi ancora non note e dagli esiti imprevedibili. E a patto che i cittadini si facciano somministrare la terza dose”, ha aggiunto il sottosegretario alla Salute.

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Il richiamo del vaccino anti-Covid sarà necessario per tutti – meteoweek.com

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Il vaccino ai bambini

Un ulteriore tema complesso è quello relativo alla somministrazione del vaccino ai bambini dai 5 agli 11 anni. Non tutte le famiglie, infatti, saranno disposte a dare l’autorizzazione. “Mi aspetto una resistenza. Anche tra i 12 e i 15 anni, del resto, la percentuale di vaccinati è più bassa. Ma, da medico, mi auguro che almeno la metà dei 3,2 milioni di italiani tra i 5 e gli 11 anni, si vaccini. Prima ancora che per bloccare la circolazione del virus, nell’interesse dei bambini. Gli effetti della malattia, nel lungo periodo, sono subdoli e non risparmiano i giovani. Il Covid è meglio non prenderselo, a nessuna età”, ha concluso Pier Paolo Sileri.

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