Il ministro della Salute Speranza ha parlato della terza dose per gli under 60 e dei vaccini per i più giovani. L’invito è a passare le vacanze di Natale in Italia.
Il ministro della Salute Roberto Speranza guarda alle festività con un mix di preoccupazione, fiducia e prudenza. Nonostante in Italia «i numeri dell’epidemia e dei vaccinati sono oggettivamente migliori» il ministro vuole «restare con i piedi per terra, perché in tutta Europa la situazione è seria, l’onda del Covid è ancora alta».
Speranza: “La strategia ha funzionato, meglio non allentare la presa”
Se l’Italia sta meglio rispetto a Germania, Francia, Gran Bretagna lo si deve al «dato meraviglioso di 46 milioni e 716 mila italiani che hanno fatto almeno una dose», nonché alla scelta del governo di allentare «molto gradualmente» le restrizioni. «La strategia ha funzionato. Vaccini, green pass e mascherine, che non abbiamo tolto mai, ci hanno messo in condizione di reggere meglio la quarta ondata», Speranza di questo ne è certo.
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«Al chiuso resta l’obbligo di mascherine, non ho intenzione di toccarlo. E non si tocca l’uso del green pass. I numeri sono dalla nostra parte, il modello sta funzionando. Regole e strategia dunque non cambiano, ma ovviamente valuteremo», viene confermato dal ministro della Salute. La priorità del governo è accelerare con la terza dose e avviare subito la vaccinazione dei bambini. Quando si parte con la fascia 5/11? «Il mio auspicio è dicembre, non appena l’Ema avrà approvato il vaccino e l’Aifa avrà dato il via libera per l’Italia. Gli scienziati stanno dicendo che la dose di un terzo di Pfizer è efficace e sicura. Lavoreremo con i pediatri per tranquillizzare le famiglie».
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Dei 3,2 milioni di bambini di quella fascia, Speranza punta a vaccinarne almeno la metà: «Se tra i 12 e i 19 anni siamo arrivati al 70%, per i più piccoli dobbiamo arrivare almeno al 50%». Anche sulla terza dose è il momento di correre: «Sabato abbiamo superato i due milioni e 44 mila booster e segnato il record di 120 mila terze dosi in un giorno, non sono pochissime. Questa settimana decideremo con gli scienziati di allargare a ulteriori fasce d’età».
Per quanto riguarda le regole sul Natale, il ministro Speranza è ancora dubbioso: «Al momento non abbiamo pianificato nulla. L’inverno è la stagione più insidiosa perché si sta più al chiuso, il mio invito è alla prudenza totale, a indossare le mascherine e rispettare il distanziamento». Come se lo immagina, il Natale 2021? «Se i reparti ospedalieri tengono non scatteranno misure e sarà un Natale come gli altri prima del Covid. Se invece i ricoveri salgono scatteranno le misure nei territori, in base al sistema dei colori. Non abbiamo mica sospeso la legge che prevede le fasce di rischio… Con il giallo tornano le mascherine all’aperto e al ristorante c’è il limite di 4 a tavola».