Per ora la terza dose è consigliata a tutti i fragili, indipendentemente dall’età, e agli over 60. Si sta pensando di estendere la platea
«Nel quadro europeo i numeri dell’Italia si possono valutare tra i migliori ma è evidente che l’allarme dell’Oms va considerato con la massima attenzione e ci richiede di insistere con la campagna di vaccinazione», afferma Roberto Speranza, ministro della Salute, commentando le dichiarazioni dell’Oms sulla quarta ondata. In merito ai vaccini, il ministro ha precisato che «stamani l’86,45% ha fatto la prima dose e l’83,3% delle persone vaccinabili ha completato il ciclo. Lavoreremo dalla prossima settimana per allargare la dose booster anche a ulteriori fasce generazionali. Dobbiamo ancora recuperare sulle prime dosi e accelerare sulle terze dosi, raccomandate a tutti i fragili indipendentemente dall’età e a coloro che hanno avuto il monodose J&J e per gli over60».
In merito alla disponibilità dei vaccini per la terza dose, il commissario Figliuolo ha assicurato:«Per il 2022 abbiamo già opzionato dosi tali per cui siamo in grado di effettuare la terza dose a tutti quelli che hanno completato qualsiasi tipo di ciclo vaccinale, quindi anche ad alte cifre. Di quelle dosi ce n’è una quota parte che sarà messa a disposizione dei Covax».
«Le regole di cui disponiamo funzionano: in questo momento l’Italia è tutta bianca e il cambio di colore avviene sulla base dell’occupazione ospedaliera e ora nessuna Regione è in condizioni per uscire dall’area bianca. Credo che se continuiamo a investire sulla campagna di vaccinazione potremo avere uno scudo per gestire al meglio la stagione autunnale e invernale che è quella più critica per i virus», ha aggiunto il ministro della Salute.
Sulla questione Green Pass, Speranza ha sottolineato che è «uno strumento decisivo per il controllo epidemico perché rende più sicuri i luoghi in cui è utilizzato e ha avuto un effetto incentivante per la campagna di vaccinazione. Quindi l’intenzione del governo è continuare a utilizzare questo strumento decisivo e non sono all’ordine del giorno delle modifiche rispetto alla modalità di utilizzo del Green pass. Attualmente, sono stati scaricati 117 milioni di certificati, e questo numero dà il senso di uno strumento che gli italiani hanno imparato ad utilizzare e apprezzare».
Sulla decisione di protrarre o meno lo stato d’emergenza, Speranza afferma che «il governo deciderà nelle giornate immediatamente precedenti alla scadenza. Ciò che è sotto gli occhi di tutti è che i dati ci indicano una crescita della curva epidemica ma il governo valuterà poco prima della scadenza (31 dicembre 2021, ndr) dello stato di emergenza».
Per quanto riguarda l’utilizzo delle mascherine, «restano obbligatorie al chiuso ma vanno usate in tutti i casi in cui c’è un rischio di assembramento: è importante insistere sulle misure e i comportamenti che, insieme alla campagna vaccinale, restano elementi fondamentali per gestire questa fase della pandemia».
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Intanto il coordinatore Cts Franco Locatelli, ha menzionato il Molnupiravir, prima pillola usata per curare il Covid e approvata in Uk. «L’Aifa si e’ già attivata per acquisire una quantità adeguata del farmaco antivirale orale per il Covid-19 Molnupiravir, autorizzato in Gran Bretagna. Ciò al fine che anche l’Italia possa avere a disposizione anche questa arma. A fronte della disponibilità dichiarata dell’Agenzia europea dei medicinali Ema a supportare eventuali acquisizioni del farmaco Molnupiravir, vi è tuttavia un ritardo in quella che sarà l’approvazione a livello centrale dell’Ema.
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L’Agenzia italiana del farmaco ha già avviato un dialogo per avere dalla ditta produttrice tutto il dossier per consentire di ottenere quelle acquisizioni di dosi in maniera tale da rendere disponibile questo strumento terapeutico», ha detto Locatelli.