Fu durante una trasmissione televisiva che Saviano definì il leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, “bastarda”. Per questo motivo lo scrittore è stato rinviato a giudizio dal gup di Roma per l’accusa di diffamazione.
L’appellativo fu espresso nel corso di un programma in cui si affrontava il tema dei migranti e la politica sulla gestione dei porti italiani. Il processo è stato fissato per il 15 novembre del prossimo anno.
“Comportamento non consono in aula”
“Saviano mi puntava il dito in faccia dicendo ‘non vi mollo, non vi mollo’. Non credo sia un comportamento consono a un’aula di tribunale e in tanti anni da avvocato non mi è mai capitato”. Sono le dichiarzaioni dell’onorevole Andrea Delmastro delle Vedove, legale di Giorgia Meloni.
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“Il gup ha definito esorbitante, rispetto al diritto di critica politica, l’epiteto ‘bastarda’ – spiega- mentre Saviano in aula ha rivendicato le sue parole”.