Covid: aumentano le terapie intensive in Veneto. Zaia: “Sono preoccupato”

In Veneto le terapie intensive sono raddoppiate in una settimana. Il Governatore Zaia commenta la situazione nella Regione

Casi di Covid in aumento in tutta Italia, ma a destare maggiore preoccupazione è il Veneto dove solo oggi sono stati registrati ben 734 contagi mettendo in allarme anche Luca Zaia. Il governatore ha annunciato in conferenza stampa che nella Regione le terapie intensive sono aumentate del 50% in una sola settimana, passando da 30 a 46 ricoverati.

“Il Veneto resta bianco ma se continua così rischiamo il cambio di colore nelle prossime settimane” ha detto Zaia. “Se è un trend comincio a preoccuparmi. Stiamo lavorando a pieno regime con le rianimazioni”. L’incidenza dei nuovi casi Covid in Veneto nell’ultima settimana è di 75,3 ogni 1200 mila abitanti e l’indice Rt è salito a 1.1. “Se continuiamo così, in poche settimane qualche cambio di colore potrebbe accadere. Perché buttare il lavoro di mesi per mangiare le castagne in piazza?“.

Zaia lancia un appello ai cittadini affinché non abbandonino i dispositivi di sicurezza: “Abbiamo l’obbligo di non dismettere le mascherine. Dobbiamo portarle all’aperto se c’è assembramento, al chiuso sempre, e ragionare sul fatto che anche un vaccinato può trasmettere il virus. Visto che il Governo tace sui vaccini – ha proseguito Zaia – non dico altro. Ma non posso accettare che ci sia solo una campana. Non credo all’obbligatorietà perché in un paese democratico vorrebbe dire accompagnamento coatto, ci sarà sempre una parte che non si vaccinerà. Bisogna iniziare a parlare a quelli che hanno paura, tutti ci dobbiamo informare.

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Poi il punto sulle vaccinazioni in Veneto: “A oggi stanno andando bene, la media di popolazione over 12 con almeno una dose e prenotazione è dell’84,6%. Siamo una delle regioni che hanno vaccinato di più. Siamo comunque in pandemia e non vorrei qualcuno se lo fosse dimenticato. Non funziona che’ finché l’epidemia pende, rende’. In 20 mesi ci siamo rovinati la vita, oltre a quelli che l’hanno persa. Se oggi siamo nella libertà, dobbiamo riconoscere il merito a chi si è vaccinato”.

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Zaia infine ha commentato le manifestazioni dei No-Green Pass degli ultimi mesi: “Le proteste sono il sale della democrazia, non dobbiamo lamentarci delle proteste, in un regime di libertà vaccinale. Ma devono essere non violente e non solo a livello fisico. La violenza verbale è ad altissimi livelli e non aiuterà a pacificare il Paese. La mia libertà finisce dove inizia quella degli altri. Non posso sentire che le serrande dei negozi vengono abbassate, questa non è pacificazione sociale”.

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