La nuova operazione delle forze dell’ordine ha permesso di denunciare tantissime persone che erano riuscite ad accedere illegalmente al Reddito di Cittadinanza. Si sprecheranno adesso i titoloni sui furbetti, ma proprio i dati forniti dagli inquirenti su questo blitz, suggeriscono invece un’analisi molto diversa.
La giornata di oggi si è aperta con una notizia che farà letteralmente gongolare la destra, ma anche certi falsi centristi di Rignano della nostra politica che odiano i pigri e i provvedimenti che li aiutano a restare sul divano.
Una nuova operazione delle forze dell’ordine, denominata Ogaden, ha infatti permesso di scoprire diverse truffe sul Reddito di Cittadinanza. Cittadini che riuscivano a eludere i controlli, ad ottenere il sussidio nonostante i loro requisiti fossero ben distanti dai parametri richiesti. Tra loro c’era chi ad esempio riusciva a percepirlo nonostante potesse vantare nel suo garage Ferrari, ma anche grandi imbarcazioni di lusso ormeggiati nei porti più esclusivi. Un maxi blitz che inoltre ci ha mostrato come anche la mafia non ha aspettato troppo per approfittare del sussidio, come dimostra il caso di Avellino appena scoperchiato, dove un esponente di spicco della Sacra Corona Unita, riusciva a percepire il reddito nonostante fosse agli arresti domiciliari.
E adesso naturalmente, si sprecheranno titoloni e dibattiti a cui purtroppo abbiamo fatto l’abitudine. L’ennesima occasione in cui tutti potranno ribadire quanto è stato sbagliato questo reddito, quanti furbetti esistono in Italia che grazie al sussidio fanno adesso la bella vita a spese della collettività.
Insomma, la retorica la conosciamo già, inutile dilungarsi. Nella speranza che questi fatti di cronaca non diano alla politica l’ennesimo assist per smobilitare una misura che, occorre ribadirlo, Draghi ha comunque già ucciso nella sua essenza.
Basta dunque, con questo reddito che favorisce pigri, criminali ed evasori.
In realtà, andando dentro i dati dell’operazione Ogaden, paradossalmente l’RdC ne esce vincitore.
Un esempio su tutti.
Le irregolarità e le truffe riscontrate riguardano soltanto il 12 per cento totale dei controlli effettuati. Una cifra che forse ad alcuni sembrerà alta, ma che in realtà non lo è per niente.
Penso che tutti possiamo concordare sul fatto che in un paese in cui la corruzione è un fenomeno endemico, ramificato e di lunga data, che riguarda ogni settore della vita sociale e pubblica, il fatto che gli inquirenti abbiano riscontrato queste irregolarità in un caso su dieci o poco più, mi sembra alquanto incoraggiante. Certo, alla luce dell’assurdità di certe truffe scoperte, è evidente che si deve correre ai ripari. Impedire a tutti i costi che un sussidio destinato a chi è indigente, a chi ha realmente bisogno, possa invece finire a chi vuole rubarlo per sport (che interesse hai d’altronde a percepire quella cifra se possiedi in garage una fuoriserie che vale mille volte tanto?).
Il Reddito di Cittadinanza è un sussidio che fa gola a molti, inutile negarlo. Ma come ho già avuto di spiegare, si è trattato di un provvedimento che la nostra storiografia ricorderà in positivo, che ha realmente permesso a tante famiglie di uscire dalla povertà assoluta ( Bene ricordare che puoi ottenerlo a certe cifre soltanto se sei un nullatenente, se puoi dimostrare di non possedere alcun tipo di bene immobiliare). Se poi arriveranno altri dati a raccontarci che invece la sua introduzione è stata nefasta e controproducente fin dal principio, come sostiene Renzi che ha addirittura indetto un referendum per abolirlo, allora sarò di nuovo qui a fare mea culpa e a correggere la mia analisi. Dati alla mano, però al di là di una maggiore lotta alla corruzione, che è il grande e banale input da prendere in questo blitz appena concluso, l’Rdc continua ad essere l’unico provvedimento concreto degli ultimi anni in grado tirare fuori con i fatti tante famiglie dall’indigenza.
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Anche perché non è un caso se Renzi si è poi ritrovato costretto ad annullare la sua raccolta firme a causa di un flop di adesioni forse non preventivato. Non tutti gli lettori di Italia Viva oltretutto sono benestanti: alcuni sono stati colpiti dalla crisi economica e si sono ritrovati da un giorno all’altro senza lavoro, reddito e beni di proprietà. E avranno probabilmente a quel punto avuto modo di sperimentare quanto, al di là di difetti e storture che nessuno nega e che vanno corretti il prima possibile, l’Rdc sia stato un aiuto economico reale e concreto per non finire nel baratro.
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