La pandemia di Covid-19 colpisce anche Harrods: i grandi magazzini britannici soffrono dei conti in rosso, con -50% di fatturato nell’ultimo anno fiscale. Ma la stangata è doppia, con il contraccolpo della Brexit.
La società dei grandi magazzini Harrods, emblema per eccellenza dello shopping made in UK, ha visto il suo fatturato e i suoi profitti crollare nell’anno fiscale 2020-21, a causa di un doppio attacco di Covid-19 e Brexit. Secondo i dati pubblicati questa settimana su Companies House, il registro ufficiale delle imprese del Regno Unito, Harrods ha registrato una perdita di 57,3 milioni di sterline nelle 52 settimane fino al 30 gennaio 2021. Ciò rispetto a un profitto di 191,4 milioni di sterline registrato invece nell’anno precedente. Con 68 milioni di sterline di debiti a causa dei vari lockdown disposti per contenere la pandemia, e dozzine di lavoratori in sciopero, la compagnia ha operato anche una forte riduzione del personale.
Aperti dal 1849, i magazzini Harrods hanno visto diminuire il fatturato di oltre il 50% a 429,5 milioni di sterline, dato che il centro dello shopping noto anche oltremanica è stato costretto a chiudere a causa della serie di blocchi imposti dal governo britannico durante la pandemia di Covid-19. Il valore lordo delle transazioni (inclusa l’imposta sul valore aggiunto) nel periodo di 52 settimane è sceso del 50,1% a 1,1 miliardi di sterline.
Come tanti altri rivenditori britannici, Harrods ha licenziato il personale durante i giorni più bui della crisi sanitaria, nell’estate del 2020: il negozio, infatti, ha tagliato fino al 14% della forza lavoro di 4.800 persone. In una nota al personale sui licenziamenti, l’amministratore delegato Michael Ward ha definito i primi mesi di blocco un “periodo terribile per il paese”, aggiungendo che ci sarebbe voluto “tempo e un drastico miglioramento delle condizioni esterne” affinché Harrods si riprendesse e tornasse sulla via della crescita.
Ward ha aggiunto che nei suoi 15 anni alla guida di Harrods, ha supervisionato alcuni momenti difficili, ma la pandemia di coronavirus è stata “senza dubbio la sfida più grande che abbiamo dovuto affrontare. Niente è paragonabile alla tristezza e alla perdita di dover lasciare andare i colleghi stimati”. Nell’ultima dichiarazione per Companies House, Harrods ha descritto la crisi economico-sanitaria come una “sfida significativa per l’azienda”, e ha affermato che la pandemia ha avuto un impatto su ogni parte dell’azienda – dai dipendenti alla catena di approvvigionamento, ai clienti e al marchio in generale.
Ma il Covid-19 non è stata l’unica sfida di Harrods di questo ultimo periodo: anche la Brexit ha avuto il suo gravoso contributo ai conti in rosso della compagnia. In effetti, quando il Regno Unito è uscito dall’Unione Europea all’inizio di quest’anno, il governo ha posto fine al programma di shopping esentasse per i turisti stranieri che frequentano negozi come Harrods, Selfridges, Bicester Village e altri negozi di moda e di lusso.
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La decisione del governo rimane una spina nel fianco per molti marchi e aziende britanniche, realtà che per prime sostengono come il sistema di sconti abbia conferito loro un significativo vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti europei. Harrods ha affermato di non essere ancora in grado di quantificare l’impatto di una simile manovra sul commercio futuro, poiché le restrizioni Covid-19 in corso nel Paese fanno sì che ci siano ancora pochissimi turisti stranieri che fanno acquisti nel Regno Unito. Harrods ha anche notato che i costi di importazione sono aumentati a causa della Brexit, e che ha sostenuto costi di 0,5 milioni di sterline in dazi aggiuntivi e spese amministrative nell’anno fiscale 2020-21. Il negozio prevede che tali costi aumenteranno in futuro a causa dell’aumento dei prezzi da parte dei fornitori.
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Nonostante queste difficoltà, la compagnia ha comunque portato avanti alcune delle sue strategie, aprendo il primo Harrods Outlet, un concept store a Westfield London che vende prodotti per uomo, donna, bambino, bellezza e accessori. La merce all’outlet sarebbe stata normalmente venduta durante i saldi stagionali presso il negozio di Knightsbridge. Negli scorsi mesi, Harrods ha anche presentato il suo concetto di vendita al dettaglio “H Beauty” presso il centro commerciale Lakeside nell’Essex, in Inghilterra. Ha aperto una seconda – e più grande – sede all’inizio di quest’anno a Milton Keynes, a circa 50 miglia a nord-ovest di Londra, e pare vi siano anche altre aperture in cantiere.
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