Un finto ginecologo è stato smascherato, molestava le donne al telefono, le vittime si coalizzano su Instagram.
Noemi De Vitis ha avuto il coraggio di denunciare e condividere la sua esperienza, spronando altre donne a fare lo stesso. Un uomo in possesso di dati sensibili relativi ad analisi e referti medici di ragazze e donne di ogni età sta contattando le dirette interessate presentandosi come un ginecologo. L’allarme è arrivato dai social, grazie alla denuncia della De Vitis.
Finto ginecologo, molesta le vittime con dettagli sulla loro situazione clinica ginecologica: la denuncia di Noemi De Vitis
L’uomo con la scusa di essere preoccupato per la situazione, si rende protagonista di strane telefonate a sfondo sessuale. I tanti messaggi sui social confermano che Noemi non è l’unica vittima: ad oggi sono 37 le vittime accertate, più 25 segnalate in un solo giorno. «Tante delle vittime che ho sentito non hanno denunciato. Perché pensavano fosse uno scherzo, perché hanno paura, perché chi hanno accanto le ha accusate di stupidità. Chi ha denunciato invece, o ci ha provato, è stata trattata con aria di sufficienza. Me compresa. Scrivo questo post per richiamare tutte le vittime a un solo dovere, di libera scelta: denunciamo. Siamo tutte accomunate da una cosa, l’essere pugliesi. Se raccogliamo tutte le testimonianze in una sola denuncia, forse non penseranno più che è inutile e inizieranno a muovere il c**o e trovare questo maniaco», questo l’appello della giovane vittima.
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La donna sta utilizzando tutti i mezzi social per unire le forze: «Se hai ricevuto una chiamata da un numero privato da un uomo con una voce profonda senza alcun accento marcato, che si è presentato come un ginecologo o un primario, che ti ha riferito dei dettagli riguardo la tua situazione clinica ginecologica, che ti ha fatto domande molto personali riguardo alla tua attività sessuale; se ti ha chiesto di fare una videochiamata chiedendo di mostrarti nuda; se ha sempre direzionato le tue risposte verso dettagli intimi della tua sessualità, denuncia subito!».
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Noemi De Vitis ha offerto anche supporto per le altre donne, come lei, vittima di molestie: «Se hai paura scrivimi (instagram @noemidevitis), sto organizzando una raccolta di testimonianze per fare una denuncia collettiva». Dalle testimonianze raccolte si evince che l’uomo era a conoscenza della cartella clinica delle donne e ha sfruttato la loro debolezza per soddisfare le sue perversioni sessuali.
«Tra le vittime, tutte confermano come l’uomo mirasse a chiedere a cose intime e alla masturbazione, sottolineando che un determinato sintomo fosse legato ad una mancata o esagerata auto stimolazione. Il fine è quello di ottenere descrizioni, immagini e videochiamate con oggetto il corpo della vittima. Non si fermerà», insiste Noemi De Vitis, «finché non lo fermiamo noi! Ho chiamato un centro antiviolenza», conclude, «che contatterà delle persone che sapranno aiutarmi a capire meglio come intervenire». I post di Noemi hanno riscosso subito molto successo e hanno dato il coraggio ad altre donne di confessare la violenza ricevuta. A suo supporto è intervenuta anche Carlotta Vagnoli, affermata autrice e sex columnist: «Mi stanno arrivando altre segnalazioni», ha detto sulle sue Instagram Stories, «stessa persona, stesso iter. Non solo in Puglia ma anche dalla Lombardia. Alcune di qualche giorno fa. E alcune vecchie di anni, tutte con la stessa dinamica».