La città di Trieste è una di quelle in cui le proteste di no vax e no Green Pass hanno avuto più successo. A commentare questo fenomeno è stato Riccardo Illy, prima sindaco di Trieste per otto anni e poi governatore del Friuli-Venezia Giulia, il quale si è detto rammaricato. L’imprenditore vorrebbe che il capoluogo diventasse piuttosto un simbolo di lotta contro il Covid-19 e teme che questi risvolti possano creare un danno inestimabile all’intera reputazione.
Trieste è la città di No vax e No Green Pass? Le manifestazioni organizzate nelle scorse settimane proprio in questo luogo hanno raccolto una ampia percentuale di oppositori, ma al contempo una altrettanta rilevante fetta della popolazione ritiene corrette le norme emanate dal Governo al fine di contrastare la pandemia di Covid-19. A parlarne, per prendere le distanze da coloro che protestano, è stato Riccardo Illy, prima sindaco di Trieste per otto anni e poi governatore del Friuli-Venezia Giulia, nel corso di una intervista rilasciata al Corriere della Sera.
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“È vero, abbiamo una percentuale più alta che altrove di chi è senza vaccino e senza certificato verde. Ma la maggioranza l’ha fatto, si tratta solo di una minoranza rumorosa”, ha voluto innanzitutto sottolineare l’imprenditore. Riccardo Illy, in tal senso, teme che i No vax e No Green Pass di Trieste possano arrecare danni all’immagine della città. “Si rischia di rovinare quanto costruito negli ultimi trent’ anni, il rilancio del porto, dei servizi, del turismo. Penso a chi vorrebbe visitare la città e decide di non venire, oppure a chi trasporta merci e preferisce andare nella vicina Capodistria”. Ciò anche in termini di misure di restrizione, che potrebbero essere attuare nuovamente in virtù dell’aumento dei contagi: “Il ritorno in zona gialla sarebbe una mazzata. Il risultato di chi ha manifestato porterebbe alla riduzione della libertà propria e degli altri, un paradosso”, ha ribadito.
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È anche per queste ragioni che è stata lanciata una petizione per invertire il trend. L’obiettivo è che Trieste diventi il simbolo della lotta al Covid. “Qui abbiamo una delle più grandi concentrazioni di scienziati d’Europa. Fa male sentire certe bestialità sulla negazione dei benefici dei vaccino su fantomatici effetti collaterali. Vogliamo ridare a Trieste il giusto ruolo, di capitale della scienza, e anche del buonsenso”, ha concluso Riccardo Illy.