Oggi ricordiamo i nostri defunti. Alcuni di loro, già nel pieno della gioia eterna, ci direbbero: “Se mi ami, non piangere!”
Come Gesù è morto e risorto,
così anche Dio, per mezzo di Gesù,
radunerà con lui coloro che sono morti.
E come in Adamo tutti muoiono,
così in Cristo tutti riceveranno la vita. (Cf. 1Ts 4,14; 1Cor 15,22)
Io so che il mio redentore è vivo.
Dal libro di Giobbe
Gb 19,1.23-27a
Rispondendo Giobbe prese a dire: «Oh, se le mie parole si scrivessero, se si fissassero in un libro, fossero impresse con stilo di ferro e con piombo, per sempre s’incidessero sulla roccia! Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere! Dopo che questa mia pelle sarà strappata via, senza la mia carne, vedrò Dio. Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro».
Parola di Dio.
R. Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura? R.
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario. R.
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto. R.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. R.
Giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 5,5-11
Fratelli, la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona.
Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.
Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.
Parola di Dio.
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,37-40
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Parola del Signore
“Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato“: Gesù ci spiega qual è la volontà prima del Padre Celeste, che desidera che ogni uomo venga da lui salvato. E come fare a capire se si è di Dio? Se in qualche modo si è attratti da lui, se si è attratti dalla carità, che è il contrario della sopraffazione.
Il nostro destino eterno è immerso nella volontà infinitamente buona del Padre. Eppure, un giorno, saremo davanti a Gesù: cosa faremo allora? Lo rifiuteremo o gli andremo incontro? È una domanda semplice ma esistenziale, presente più che futura, scorporata da un contesto ideale: è una domanda che deve risuonare ora in noi.
Oggi si commemorano i nostri cari defunti. Lasciamo librare dal cuore una preghiera affinché riposino in pace. Alcuni di loro, già nel pieno della gioia eterna, ci direbbero così oggi:
Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo,
se tu potessi vedere e sentire quello che io sento e vedo
in questi orizzonti senza fine e in questa luce che tutto investe e penetra,
non piangeresti se mi ami!
Sono ormai assorbito dall’incanto di Dio
dalle Sue espressioni di sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole e meschine al confronto!
Mi è rimasto l’affetto per te, una tenerezza che non hai mai conosciuto!
Ci siamo amati e conosciuti nel tempo: ma tutto era così fugace e limitato!
Io vivo nella serena e gioiosa attesa del tuo arrivo tra noi:
tu pensami così, nelle tue battaglie pensa
a questa meravigliosa casa, dove non esiste la morte,
e dove ci disseteremo insieme nel trasporto più puro e più intenso
alla fonte inestinguibile della gioia e dell’amore.
Non piangere più se veramente mi ami!
(Poesia attribuita a Sant’Agostino)
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