Un drammatico incidente sul lavoro è avvenuto ieri alla Reggia di Caserta. Un operaio, Mohammed Hasdi, è morto mentre era impegnato nelle operazioni di potatura degli alberi di grosso fusto. Un ramo si è improvvisamente spezzato ed il quarantanovenne di nazionalità marocchina è precipitato al suolo, venendo travolto proprio dal peso della pianta. È morto sul colpo: inutile l’intervento dei soccorritori del 118. Sul caso è stata aperta un’inchiesta. In base alle prime indiscrezioni l’uomo indossava i regolari dispositivi di protezione individuale.
Una quotidiana giornata di manutenzione nel parco della Reggia di Caserta è culminata nel dramma nel primo pomeriggio di ieri. Mohammed Hasdi, operaio di una ditta esterna, è morto mentre si stava occupando della potatura degli alberi di grosso fusto che circondano il monumento. Un ramo si è improvvisamente rotto e lo ha travolto. Il peso di quest’ultimo sopra il corpo del quarantanovenne di nazionalità marocchina precipitato al suolo, è stato fatale, complice il violentissimo impatto col suolo. Inutili i soccorsi prima dei colleghi e poi del personale sanitario del 118 prontamente giunto sul luogo dell’incidente. Sul posto anche i vigili del fuoco, che hanno dovuto recuperare il cadavere. La causa della morte sembrerebbero essere state le lesioni da schiacciamento, ma soltanto l’autopsia potrà chiarire nei dettagli cosa è accaduto.
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La Procura di Caserta ha aperto un’inchiesta in merito al decesso di Mohammed Hasdi. L’operaio, in base alle prime indiscrezioni, era regolarmente assunto presso la ditta che si occupa della manutenzione del parco del monumento. Non era la prima volta che il quarantanovenne si occupava di tali compiti, ma una terribile casualità gli è costata la vita. Gli inquirenti vogliono dunque accertarsi che non ci siano eventuali responsabilità. Nel mirino c’è dunque l’azienda di Villaricca, in provincia di Napoli, presso cui era assunto. Tutto, ad ogni modo, finora, sembrerebbe essere in regola: l’uomo, al momento del ritrovamento, indossava i dispositivi di protezione individuale necessari, come caschetto e cinture. Non sono stati sufficienti, però, a salvarlo.
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La zona alberata che fa da contorno alla fontana di Eolo della Reggia di Caserta, dove è avvenuto l’incidente, intanto, è stata transennata. Proseguono i rilievi dei carabinieri della Compagnia di Caserta. La direzione del museo, a seguito del tragico evento, ha sottolineato che «la fragilità del patrimonio vegetale del complesso vanvitelliano è oggetto da due anni di approfonditi studi e verifiche», aggiungendo che «sono stati avviati sei mesi fa, e andranno avanti per i prossimi tre anni, interventi per la salvaguardia degli esemplari arborei di pregio». I sindacati Cgil e Ugl, da parte loro, hanno dato l’allarme in merito alla “strage infinita”. Troppi, infatti, i morti sul lavoro quest’anno nella provincia. “Un dramma che non è possibile tollerare. È prioritario investire maggiori risorse per rafforzare i controlli e promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro”, hanno detto.