La luce dei figli di Dio | Il Vangelo di oggi Venerdì 29 Ottobre 2021 - meteoweek.com
Gesù ci guarisce e ci riporta alla luce dei figli di Dio, di chi ha confidato in lui e quindi non è rimasto deluso.
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)
Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 9,1-5
Fratelli, dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua.
Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei mie fratelli, miei consanguinei secondo la carne. Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni altra cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.
Parola di Dio.
R. Celebra il Signore, Gerusalemme.
Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. R.
Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce. R.
Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. R.
Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 14,1-6
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa.
Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: “È lecito o no guarire di sabato?” Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.
Poi disse loro: “Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?“. E non potevano rispondere nulla a queste parole.
Parola del Signore.
Gesù oggi guarisce un uomo da una malattia, l’idropisia, che causa un accumulo sottocutaneo di liquidi e crea quindi pressione sugli organi vitali. In pratica, quell’uomo, stava letteralmente “affogando” dentro sé stesso a causa della sua malattia, come spesso accade anche all’anima, quando è schiacciata da tutte le parti dal peccato, dalle preoccupazioni.
Il commento al Vangelo di ieri:
Di fronte a chi sta affondando non si può rimanere indifferenti, ci dice Gesù, che provocatoriamente chiede ai farisei: “È lecito o no guarire di sabato?”: i farisei a questo non rispondono. Per il popolo ebraico il sabato era un giorno sacro in cui era vietato fare qualsiasi lavoro o sforzo. “Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?“, chiede Gesù? Ma l’ipocrisia tace ancora di fronte alla carità. Gesù guarisce quell’uomo e lo tira fuori dal pozzo del proprio dolore, delle sue tenebre, e lo riporta alla luce dei figli di Dio, di chi ha confidato in lui e quindi non è rimasto deluso.
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