Mega truffa all’Inps da parte di un 50enne che si spacciava per un invalido «bisognoso di tutore per camminare e incapace di esprimersi»
Ennesima maxi truffa all’Inps, stavolta messa in atto da un uomo di 50 anni che spacciandosi per invalido al 100% ha percepito i modo indebito negli ultimi 12 anni circa 117mila euro. L’uomo era considerato «non collocabile in ambito lavorativo», «bisognoso di tutore meccanico per deambulare, di supporto di terzi per le attività quotidiane», e addirittura «non in grado di ripetere nel corretto ordine una sequenza di tre parole o una semplice frase».
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Quello che però rende questa storia ai limiti dell’assurdo è che nella banca dati Inps dal 1997 al 2009 quest’uomo risultava come «regolare attività lavorativa in una clinica privata», dal 2015 «collaboratore di uno studio legale» nei pressi del Tribunale, e in ultimo, «in procinto di conseguire la laurea in giurisprudenza». Proprio lui che non era «in grado di ripetere nel corretto ordine una sequenza di tre parole o una semplice frase».
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Ora, però, è possibile che come imputato la laurea gli torni molto utile.