Due cittadini albanesi si erano rivolti a lui per ottenere il permesso di soggiorno. L’avvocato però, dopo aver incassato la cifra pattuita, si era reso irrintracciabile.
Un uomo di 48 anni, residente in provincia di Frosinone, è stato arrestato dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico con l’accusa di aver truffato due cittadini albanesi che si erano rivolti a lui a per ottenere il permesso di soggiorni. L’uomo infatti era un avvocato assunto per svolgere le pratiche necessarie a presentare richiesta formale allo stato per ottenere il permesso di soggiorno. Una pratica tutto sommato semplice, anche perché i due erano dipendenti provvisti di un regolare contratto di lavoro, e per la quale il professionista aveva richiesto un pagamento pari a 3mila euro, corrisposto di presenza. Non fosse che il tempo passava, e i due non avevano più notizie dall’avvocato riguardo la loro pratica. A quel punto, stanchi di aspettare, decidono di informare di questo inspiegabile ritardo il loro legale di fiducia, lo stesso che gli aveva consigliato di rivolgersi al 48enne per sbrigare le pratiche.
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Dopo aver tentato più volte di contattare l’avvocato senza successo, il loro legale decide di presentare una segnalazione in merito in Questura all’Ufficio Immigrazione, finendo così con lo scoprire che la documentazione non era mai stata presentata. A quel punto sono scattate le indagini delle forze dell’ordine che si sono infine concluse con la denuncia del 48enne.