Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha presentato il nuovo simbolo del partito con una conferenza nella sede della Stampa Estera a Roma.
Dalla città al Paese. Con la conferenza stampa tenuta il 26 ottobre 2021 nella sede della Stampa Estera a Roma, Carlo Calenda ha annunciato di aver allargato la visione di Azione a livello nazionale. Un cambiamento che è frutto del buon risultato ottenuto alle elezioni amministrative della Capitale, dove la lista dell’ex ministro è stata quella che ha registrato più consensi, con il 20 per cento delle preferenze. Azione intende incassare il successo e usarlo come spinta per catapultarsi nel panorama politico nazionale. O almeno questo è quanto il leader Calenda ha sostenuto durante il suo intervento, definendo i prossimi mesi una “seconda fase” in cui la “sfida” sarà “andare oltre Roma”.
Il nuovo simbolo di Azione e il tour per l’Italia
La svolta green di Azione
Il secondo importante cambiamento, poi, è stato lanciato con il nuovo simbolo del partito. Dall’originario blu e bianco, ora la A di Azione sfuma nel verde. Un colore rappresentativo della svolta green che Calenda vorrebbe dare al partito. Come ha ricordato l’ex numero uno del MISE, proprio Azione a questo proposito ha dimostrato la sua vocazione ambientalista “con il Piano ambiente, che è un tema su cui si fa il tasso di retorica più alto”.
Il tour di Azione
Allargare il proprio orizzonte, dunque, è l’obiettivo. E come farlo? “Oggi – ha spiegato – inizia la seconda fase per Azione, che parte dal risultato della lista civica a Roma, che è risultata prima lista mettendo insieme elettorati compositi. Abbiamo fatto un lavoro serio, coerente, di qualità, affrontando i temi senza infingimenti. Oggi la grande sfida è andare oltre Roma e farlo con la stessa metodologia. Ci sarà un grande tour in Italia che parte dal Veneto. Il 28 ottobre sarò tra Padova, Vicenza, Venezia, che è il mio collegio elettorale e per questo è giusto dargli importanza”.
“Draghi a Palazzo Chigi e al Quirinale un europeista”
“Draghi dopo Draghi”. Così Calenda ha sintetizzato le prossime scottanti date dell’agenda politica. Secondo il leader di Azione, l’attuale premier dovrebbe restare al suo posto e non andare al Quirinale, continuando a incrementare i consensi delle forze riformiste ed emarginare quelle populiste. Il ruolo di presidente della Repubblica, invece, secondo Calenda dovrebbe svolgerlo un personaggio europeista, che sappia gestire il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e dunque abbia gli strumenti per farlo. L’ex ministro si è sbilanciato facendo il nome dell’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
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Ha sottolineato Calenda: “Io sono amico di Enrico Letta, lo stimo, ma trovo che questa idea dell’Ulivo è guardare la politica dal retrovisore. Guarda al Movimento 5 stelle, e sbaglia. Berlusconi ribadisce che va con i sovranisti, quando il suo partito in Europa è nel Ppe. Io dico loro di spezzare questa dipendenza: Draghi è uno straordinario veicolo per farlo. Abbiate coraggio, ci vuole una larga coalizione di persone serie anche nella prossima legislatura, non di populisti“.
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I rapporti di Azione con il nuovo sindaco di Roma
Non è mancato, nel discorso di Calenda, il riferimento al vincitore delle elezioni amministrative di Roma. Vale a dire il candidato del centrosinistra che ha sconfitto gli altri tre principali candidati (Enrico Michetti, Virginia Raggi e ovviamente Calenda) ed è stato eletto nuovo sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Uomo del Partito democratico, è stato sostenuto da Calenda al ballottaggio contro Michetti. E per questo il leader di Azione ha confermato la sua intenzione di collaborare con il neo eletto primo cittadino della Capitale. Ha annunciato infatti: “Nei prossimi giorni chiederò al nuovo sindaco Gualtieri un confronto sui temi di programma“.