Una donna è uscita di casa per una passeggiata, Anna Maria investita e uccisa da un giovane ubriaco alla guida del suv.
Anna Maria Stillitano aveva compiuto 68 anni il 2 maggio scorso. Ieri mattina era uscita dalla sua abitazione di via Guizza Conselvana al civico 75 a Padova e si era avviata lungo l’argine del Bacchiglione per una passeggiata mattutina ma, arrivata nelle vicinanze del ponte dei Quattro Martiri che immette sui via Bembo, ha incontrato la morte.
Investita e uccisa da un ubriaco alla guida di un suv: la fine di Anna Maria Stillitano
La sessantottenne, originaria di Isola di Capo Rizzuto in provincia di Crotone, lascia quattro figlie, di cui tre residenti nel Milanese mentre una quarta vive in città con la famiglia. «Non abbiamo nulla da dire, vogliamo sia rispettata la nostra privacy», si è limitata a dire con voce addolorata la figlia.
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Incredula e sconvolta anche la vicina di casa di Anna Maria, che la vedeva ogni giorno. Le due abitazioni avevano il giardino contiguo, separato solo da una rete e spesso scambiavano quattro chiacchiere. «Non posso crederci: è da stamattina quando ho saputo dell’incidente che non faccio che pensare ad Anna Maria, non riesco a togliermi il pensiero. Viveva qui da molti anni, non è possibile che sia accaduto. Davvero una disgrazia terribile».
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La famiglia è comprensibilmente sconvolta per la grave perdita e per le circostanze che l’hanno provocata. La notizia del tragico incidente è rimbalzata ben presto anche sui media locali della provincia di Crotone, considerate le origini della vittima, provocando commenti commossi. In tanti sia in città che nel Crotonese hanno rivolto un simbolico abbraccio ai parenti della vittima e più di qualcuno ha ricordato nella tragedia anche la famiglia del ventunenne che ha provocato la morte della donna, due famiglie come hanno puntualizzato distrutte dal dolore.
